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PERSONE

Rischa Paterlini

Le nuove prospettive della fotografia

Con oltre vent’anni di esperienza nel settore, Rischa Paterlini gestisce diverse collezioni private dal respiro internazionale. Per MIA Photo Fair, in programma da giovedì 11 a domenica 14 aprile nella nuova e centralissima sede di Allianz MiCo, è curatrice e parte del comitato scientifico

DI MARCO TORCASIO

19 March 2024

Come si struttura l’edizione 2024 del MIA Photo Fair e quali saranno gli highlights?

Grandi cambiamenti quest’anno a partire dal luogo destinato alla fiera, la nuova sede di Allianz MiCo in via Gattamelata 13. C’è poi un nuovo direttore artistico che succede a Fabio Castelli – Francesca Malgara – che ha fortemente voluto una serie di novità. Innanzitutto un comitato scientifico attivo nella selezione delle gallerie e dei progetti. Ne fanno parte insieme a me Marialuisa Pastò e Domenico De Chirico che si occupano della sezione Beyond Photography – Dialogue ed Emanuela Mazzonis per la sezione Reportage Beyond Reportage.

Di cosa tratta la sua sezione?

S’intitola Oltre i confini del Mediterraneo e ha un focus particolare su quest’area geografica che è elemento di congiunzione tra Oriente e Occidente nonché punto d’incontro tra le nuove prospettive della fotografia orientale e occidentale. Vede la presenza di gallerie che provengono dall’Egitto, dalla Tunisia, dalla Grecia e dalla Turchia. Alcune di queste non hanno mai esposto in Italia. Attraverso il mio lavoro curatoriale ho cercato di unire le diversità culturali utilizzando l’obiettivo degli artisti che andrò a presentare.

La main section ha un tema specifico?

Changing, fil rouge della fiera, sarà affrontato in tutte le sezioni di MIA Photo Fair, e in particolare nella sezione principale. Punto di forza è la presenza delle gallerie italiane established, che ritrovano nella fiera il loro spazio di incontro e scambio commerciale, presentando mostre sul rispetto dell’ambiente, del dialogo tra le parti e la forza della comunità.

Quali porzioni della fiera sono in evidenza?

Da una parte la sezione dedicata alle istituzioni che contempla la presenza di MuFoCo, il Museo di Fotografia della città di Milano, che ha un archivio meraviglioso ricco di pezzi unici. Al centro della fiera poi la mostra La forma delle relazioni – curata della giornalista e scrittrice Rica Cerbarano – dedicata al collezionismo, che vede la presenza di grandi nomi italiani.

In che modo la fotografia diventa protagonista del contemporaneo?

In questo momento storico è fondamentale riconoscere grande importanza alla fotografia. Non più strumento di mero reportage ma opera d’arte a tutti gli effetti. Insieme a Francesca Malgara e a tutta la squadra di MIA Photo Fair abbiamo prestato molta attenzione alla qualità delle opere per far sì che la fotografia diventi strumento capace di stimolare riflessioni sulla società, sull’identità e sul cambiamento.

Come risponde il tessuto milanese?

La Fiera si svolge durante la settimana della Milano Art Week, interamente dedicata al mondo dell’arte. Inoltre siamo in centro città con un panel di mostre che il Comune supporta grazie alla sensibilità dell’Assessorato alla cultura. Non dimentichiamo che subito dopo prenderanno l’avvio sia la Design Week sia la Biennale di Venezia. Moltissimi collezionisti, curatori e direttori di musei transiteranno da Milano per godere di tutti gli eventi dedicati all’arte.

L’intervista a Rischa Paterlini è stata pubblicata su Club Milano 70. Clicca qui per sfogliare il magazine.

 

 

In apertura, Rischa Paterlini, foto di Laila Pozzo

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