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PERSONE

Popa

Più “sciura” che diva, ma sempre con stile

Maria Popadnicenko, in arte Popa, è pronta a salire sul palcoscenico del Volvo Sudio di Milano per la prima serata di Rumore in Studio, ciclo di appuntamenti dal vivo con la sperimentazione musicale. Il suo progetto è un sogno indie a occhi aperti che promette di far danzare

DI MARCO TORCASIO

23 January 2025

Dopo aver lavorato per anni come designer di moda per diverse maison italiane, come Max Mara ed Emilio Pucci, avvia il suo progetto musicale nel 2019 insieme al produttore compositore Carlos Verderrama (pianista per Calcutta). Voce melodiosa e mood champagne pop, Popa canta di grandi amori, noia, soirée esclusive e doom scrolling sul divano. Una sorta di dolcevita nell’epoca della sua irriproducibilità sociale. Il suo primo album, Arte e Finanza, scritto e prodotto con Gaetano Scognamiglio, racconta con sottile ironia di lupi in giacca e cravatta e di signore bene di una Milano da sogno. Buone maniere, sonorità anni Sessanta e abiti vintage, Popa è spensieratezza allo stato puro in questi tempi grigi.

Sei nata e cresciuta a Vilnius, in Lituania. Ma vivi a Milano. Cosa ti ha portato in Italia?

Sono venuta in Italia per studiare moda, il mio sogno era diventare una fashion designer e vivere in Italia. Direi che più cliché di cosi non si può.

Da fashion designer a cantante. Ci spieghi com’è avvenuta questa trasformazione?

La musica mi ha sempre appassionato, già da piccola suonavo la chitarra e cantavo con la mia piccola band. Ho frequentato anche un’accademia di ballo liscio e latino americano. Poi ho smesso sia con la musica sia con il ballo per inseguire il mio sogno di trasferirmi in Italia e studiare moda.
È stato naturale poi ricominciare a cantare e ritornare sul palco.

Il tuo progetto musicale si nutre di sonorità italo disco e di suggestioni estetiche retrò. Aiutaci a visualizzare meglio il tuo immaginario…

Popa è una pelliccia vintage, un profumo vetiver, un caftano leopardato di Marta Marzotto, glam italiano e jet set di anni Settanta e Ottanta. Dolce vita, un sogno d’altri tempi ma riportato nel contesto di oggi.

Chi è la Sciura Milanese di cui canti in uno dei tuoi singoli più ascoltati in rete?

È una regina dei salotti, ama la moda, l'arte e la vita in generale. È sempre elegante e di uno chic pazzesco. Il singolo è un inno dedicato a tutte le “grandes dames” di Milano, la celebrazione della loro vita à la page. Dobbiamo prendere esempio da loro più spesso secondo me.

Quanto ti senti sciura da zero a dieci?

Ormai dopo tanti anni a Milano, vorrei sentirmi a dieci. Però c’è ancora tanto da imparare…

Milano è certamente tra le tue fonti di ispirazione. Che cosa ti piace della città?

Mi affascina in quanto capitale della moda. È una città molto dinamica, ogni giorno, ogni sera succedono cose e non ci si annoia mai. A volte può essere stancante per la sua velocità, ma preferisco la stanchezza alla noia.

Solo note positive oppure anche qualche critica?

Condivido alcuni pensieri di tanta altra gente che vive qui. Mi preoccupa l’inquinamento e la pericolosità di alcune zone dove non si può vivere tranquillamente. La città sa essere stressante e capita d’incontrare persone spesso nervose, ma non posso lamentarmi perché in Lituania le persone sono molto più nervose che a Milano.

Il tuo primo disco Arte e Finanza è prodotto da Gaetano Scognamiglio, musicista e autore di Calcutta e Alan Sorrenti. Com’è nata questa collaborazione?

Ci conosciamo da tantissimi anni, praticamente dal giorno in cui sono arrivata in Italia, sedici anni fa. Quando ho deciso di prendermi una pausa dalla moda ho chiesto a Gaetano se gli andasse di buttare giù qualche canzone insieme. E grazie a questa bellissima collaborazione è nato tutto il progetto.

Questa sera ti vedremo sul palco del Volvo Studio per l’evento Rumore in Studio. Che spettacolo sarà?

Un concerto che farà ballare. Con me sul palco suoneranno i meravigliosi Dorian Monterosa e Steasy Tiger.

Dopo questo live ce ne saranno degli altri prossimamente? Dove ti rivedremo?

Ci rivedremo direttamente quest'estate. Ora mi sto concentrando sulle nuove canzoni che a breve vi faro sentire.

popa cantante, foto Keila Guilarte

Foto di Keila Guilarte

Rumore in Studio

Rumore in Studio è un format originale, curato da BASE Milano e Le Cannibale, di quattro concerti che esplorano i linguaggi sonori contemporanei attraverso prospettive musicali inedite. Dall’indie-pop al folk, dal songwriting alla sperimentazione elettronica, Rumore in Studio trasforma Volvo Studio Milano in un laboratorio d’ascolto, dove identità sonore si fondono, evocando nuove visioni.

Prossimi concerti

20 febbraio 2025 Coca Puma

06 marzo 2025 Marta Del Grandi

16 aprile 2025 Any Other

 

 

In apertura, Popa ritratta da Keila Guilarte

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