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PERSONE

Paride Vitale

Tutti in Abruzzo, con Paride Vitale

Da oggi è disponibile in pre order il nuovo libro di Paride Vitale, D’Amore e d’Abruzzo, la guida definitiva alla sua regione d’origine, tra storie vissute in prima persona, bellezze paesaggistiche e tappe enogastronomiche. Lo abbiamo intervistato

DI MARCO TORCASIO

10 May 2024

A Milano lo conoscono tutti. Alcune delle feste di maggior successo in città le organizza insieme all’agenzia che porta il suo nome, specializzata in comunicazione e organizzazione di eventi. Durante il Fuorisalone è sua la regia di Design Pride, nota street parade ideata da Stefano Seletti. Anche il pubblico televisivo ha avuto occasione di conoscerlo da vicino. Insieme a Victoria Cabello, a cui lo lega una grande amicizia, ha vinto infatti l’edizione 2022 di Pechino Express e condivide le avventure surreali di Viaggi Pazzeschi. Ciò che ancora non tutti sanno però è quanto la passione per la sua terra d’origine sia motore di tutta la sua effervescente creatività. Per metterlo definitivamente nero su bianco Paride Vitale pubblica adesso il libro D’Amore e d’Abruzzo (edito Cairo), in vendita dal 17 maggio e preordinabile online a partire da oggi. Una guida “personalissima” – come lui stesso la definisce – senza nessuna pretesa di essere puntualmente esaustiva o presuntuosamente oggettiva, al solo scopo di farci innamorare della sua regione: l’Abruzzo. Alle sue montagne ha già dedicato il brand di profumeria Parco1923, fondato insieme a Ugo Morosi, ma ora con questo libro l’impresa si fa più audace: offrire ai lettori programmi per weekend, settimane o addirittura mesi da trascorrere in Abruzzo, tra storia, cultura, tradizione, natura, ma anche hotel, ristoranti, piste da sci. Niente di troppo didascalico, per carità, l’ironia rimane pur sempre la sua cifra distintiva. Non mancano però le storie vere e tanta umanità, come lui stesso racconta.

L’Abruzzo è la tua terra. Perché hai sentito l’esigenza di tributarle un riconoscimento attraverso questo libro?

Come ho scritto anche nel sottotitolo – con un piglio forse da sbruffone – questa è una “guida sentimentale alla regione più bella del mondo”. L’ho scritta in primis per questioni di sopravvivenza: per molte persone l’Abruzzo è tuttora un luogo sconosciuto e in tanti mi chiedono dove andare e cosa fare durante un’eventuale vacanza. La guida nasce per rispondere a queste domande, ma soprattutto per raccontare una piccola grande regione, in cui è possibile andare al mare, fare canoa lungo il fiume più limpido d’Europa, visitare nuovi musei, nutrirsi di cultura e di ottimo cibo.

Dal libro emerge anche il profilo dei cosiddetti “local”?

In Abruzzo convivono due stili. L’aquilano è più borghese, indossa spesso il cappotto, si distingue per eleganza e pacatezza. Il pescarese si gode le gioie di un’estate che sembra non finire mai, tra ristoranti, mercati rionali e nightlife. Sul lungo mare è pieno di attrezzi per mantenersi in forma facendo palestra, neanche fossimo in California.

Quali sono i luoghi d’Abruzzo che, più di altri, ti lasciano senza parole?

Campo Imperatore, un vasto altopiano situato in provincia dell'Aquila all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Spostandosi di poco c’è poi Bominaco, una piccola frazione di 61 abitanti. Qui si trova l’Oratorio di San Pellegrino, i cui interni sono completamente coperti di affreschi del 1200, tant’è che è stato rinominato la Cappella Sistina d’Abruzzo. Par dare prova che tutto ciò che racconto è vero ho apposto un QR Code alla fine di ogni capitolo con dei miei video dimostrativi.  

Quindi la guida è suddivisa in capitoli?

Si, ognuno di essi rappresenta una bellissima vacanza. Inizio ricordando che l’Abruzzo è l’unica regione d’Italia abbracciata da ben tre diversi parchi, il Parco Nazionale d’Abruzzo, la Maiella e il Gran Sasso. Descrivo cosa poter fare in ciascuno di questi luoghi, passando dalla natura incontaminata ai borghi, da Sulmona all’eremo di Celestino V, dalla Transiberiana d’Italia (un trenino degli anni Venti) alle piste da sci. Ho dedicato poi un capitolo ai vini, consiglio infatti di partire con il bagagliaio vuoto per godersi il viaggio enogastronomico. Cosa non da poco, tutte le migliori cantine locali offrono anche da dormire: le Tenute Agricole Masciarelli accolgono gli ospiti in un wine resort, le cantine Ciavolich in una masseria. Cirelli Wines offre persino la possibilità di fare glamping in tenda tra le vigne. Concludo infine con il mare raccontando la pista ciclopedonale Ortona-Vasto, detta anche la Via Verde dei Trabocchi, con panorami incredibili sull’Adriatico.

Hai scritto tutto da solo?

Ho lasciato il racconto di Scanno, tra i borghi più belli d’Italia, a Silvia Mosca, giornalista che vive lì.

Qual è il miglior complimento da fare a qualcuno che sta per pubblicare il suo primo libro?

Me l’ha già fatto Vittoria Cabello: “Finalmente potremo girare Viaggi Pazzeschi in Abruzzo”.

Fare il tifo per l’Abruzzo per te significa anche continuare a lavorare sul brand di profumeria Parco1923, che racconta di boschi millenari e di fiori misteriosi. Che novità ci sono su quel fronte?  

Il marchio continua a crescere. Crescono i partner con cui collaboriamo, crescono le boutique sul territorio. Dopo il monomarca milanese di via Cesare Correnti ho in progetto di aprire anche a Roma e Napoli. Il successo del brand è connaturato nella bellezza dei suoi lanci. L’eau de parfum Scarpetta di Venere, ad esempio, rende omaggio all’orchidea omonima che cresce selvaticamente nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Riserva Regia è invece una sinfonia olfattiva composta sulle note cristalline dell’Iris Marsica, una varietà endemica di iris. L’Accademia del Profumo ha scelto tre delle nostre fragranze come miglior profumazioni d’ambiente 2024.

Dopo la laurea in Economia a Bologna ti sei trasferito a Milano che oggi è il tuo headquarter, ma non solo. Cosa rappresenta questa città per te?

Ho sempre avuto due anime, lo racconto anche nel libro, da una parte amo vivere a Milano in un vortice di attività ed eventi, dall’altra amo le passeggiate e la natura, che per me rappresenta il cuore.

Qual è stato il momento più bello durante l’ultima Design Week?

L’installazione “Straordinaria” che Elica, azienda leader del design degli elettrodomestici per le cucine, ha presentato a Palazzo Litta con i designer Toshiya Hayashi e Hokuto Ando. Ispirandosi alla leggerezza delle nuvole, ha ricreato uno spazio etereo e magico.

Qual è il tuo sentimento nei confronti di questo evento che nel palinsesto milanese rappresenta uno snodo importantissimo?

Ne riconosco tutta la potenza trasformativa. L’assessore Sacchi mi aveva detto che l’indotto previsto per l’edizione 2024 sarebbe stato di 280 milioni. Un’enormità. Nella settimana del Salone del Mobile e del Fuorisalone la città si trasforma in maniera democratica. Ho visto file ordinate per vedere idee o progetti, e ce ne sono sempre di davvero emozionanti. Peccato per la sovrapposizione direi tragica di questa edizione con la Biennale d’Arte di Venezia.

Che rapporto hai con le trasformazioni urbane di cui tu sei stato in parte spettatore in parte artefice?

Tempo fa scrissi un post molto criticato. Evidenziavo come i media, al netto dei vari retropensieri, si fossero accaniti contro questa città dipingendola come un luogo in preda alla criminalità. Non è così. La storia delle grandi città insegna. Come accaduto già a Londra e Parigi, Milano sta attraversando il bello e il brutto del suo processo evolutivo. Certo le amministrazioni possono fare la differenza, le ultime tre in particolare hanno saputo portare Milano dov’è oggi.

Il miglior ristorante abruzzese di Milano?

Non c’è ancora, ma sta per aprire, mancano pochi giorni all’inaugurazione dell’indirizzo milanese de L’Orsetto d’Abruzzo, progetto del giovane imprenditore Domenico Ciotti. Il locale esiste già a Bologna, dove è diventato un punto di riferimento per la sua genuinità. Sono certo che anche a Milano questo ristorante saprà tradurre tutta l’essenza dell’Abruzzo, non solo nei piatti e nel cibo ma soprattutto nello spirito.

Non resta che chiederti cosa bolle in pentola per il futuro?

A fine anno aprirò Villa Parco, hotel nel Parco Nazionale d’Abruzzo, per sostenere una terra bellissima, ricca di cultura, storia, ambiente, cibo e arte.

libro Paride Vitale Abruzzo_ph Luca Parisse

Foto di Luca Parisse

libro paride vitale abruzzo

Paride Vitale 
D’Amore e d’Abruzzo
Cairo 
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Parco1923, lo store di Milano

negozio PARCO1923  Milano Cesare Correnti, foto di Antinori

Il primo flagship store Parco1923 a Milano, in via Cesare Correnti 17. Foto di Antinori

 

 

In apertura, Paride Vitale, foto di Luca Parisse

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