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GUSTO

La guida food di Club Milano al Fuorisalone

Dove mangiare e bere a Milano durante i giorni della Design Week e del Fuorisalone 2022? La guida di Club Milano con gli indirizzi da non perdere: dall’etnico al fine dining, dall’informale al contemporaneo, tutti i ristoranti scelti regalano suggestioni di design. 

DI MARCO TORCASIO

31 May 2022

Al Mercato Steaks & Burgers

Al Mercato Steaks & Burgers ha triplicato la sua presenza in città con un nuovo ristorante tra i grattacieli di Porta Nuova e ampliato l’offerta gastronomica con il format Al Mercato Street, all’insegna del cibo di strada interpretato in chiave gourmet. Due anime fine dining e street coesistono nel locale caratterizzato da ampi spazi raffinati dalla forte connotazione internazionale. Varcata la soglia, l’attenzione è catturata dalla cucina a vista con bancone, dove degustare le proposte del menu ammirando il lavoro dello chef Eugenio Roncoroni e della sua brigata, con una vista a tutto tondo sul suggestivo skyline di Porta Nuova. Al Mercato Street si distingue subito nel design: un container rosso, creato interamente a mano, con la cucina all’interno. Dietro le tende rosse si apre un ambiente noir, con un tetto ricoperto di lanterne cinesi che catapulta la clientela in un tipico mercato asiatico.

Al Mercato Milano

Batticör

All’interno di Torre GalFa, il moderno grattacielo progettato dall’architetto Melchiorre Bega nella seconda metà degli anni Cinquanta, il nuovo ristorante Batticör è un hot-spot urbano e accoglie i propri ospiti durante tutto l’arco della giornata. Un’ampia scelta di proposte gastronomiche che vanno dalla colazione, al light lunch, fino ad arrivare al brunch domenicale, all’aperitivo, alla cena e al dopo cena.  

Batticor ristorante Torre Galfa Milano

Bottega Lucia

Da Bottega Lucia il menu esprime la passione per l’arte in cucina di Riccardo Onni, alla guida del ristorante. I piatti raccontano l’italianità in un piacevole incontro con influenze internazionali, che siano asiatiche o sudamericane. L’intero menu è ricco di vegetali – grazie a una cucina che valorizza il fresco e le verdure di stagione – come gli Asparagi con mandorle, foglie di cappero e polvere di olio, dal sapore gentile, o i Gyoza Patate, Fagiolini e Pesto, un omaggio ai sapori liguri in forma orientale. Anche lo spazio riflette la visuale contemporanea della cucina, con un ambiente giovane e informale, seppur ponderato in ogni dettaglio per essere allo stesso tempo rustico ed elegante.

Bottega Lucia Milano

Dry Aged

Non solo cibo ma anche arte e design al Dry Aged, in via Cesare da Sesto 1. Una scultura lampadario illumina con i suoi giochi di luce il pavimento originale degli anni Venti che caratterizza la sala principale e neon rosso fuoco accendono di contrasti le pareti color petrolio. Tra le opere presenti nel ristorante troviamo un Joker originale di No Curves, pseudonimo dietro il quale si nasconde uno dei più famosi artisti della tapeart di tutto il mondo, che sorprende per il suo stile unico e geometrico. Presenti anche alcune visioni veneziane di OBEY, tra i maggiori street artist contemporanei, e un omaggio alla città di Milano, interpretata dal calligrafo Giuseppe Caserta.

Dry Aged Milano

Frisart

Pit-stop veloce all’interno del rinnovato Mercato Comunale di piazza Wagner dove è nato Frisart by Artigiano in Fiera. Si tratta della nuova caffetteria bistrot fondata da Maria Cristina Nocella, barese d’origine e milanese d’adozione, che ha messo la frisella al centro dell’offerta di somministrazione. La frisella in formato mini, invece, è protagonista all’ora dell’aperitivo con la degustazione di sottoli e creme vegetariane provenienti da una selezione di artigiani del network Artigiano in Fiera. A completare l’offerta, dalla colazione alla merenda, ci sono i macaron (dolci e salati) e le praline del maestro Enrico Rizzi che in Frisart ha trovato una piccola “succursale” della sua boutique di via Cesare Correnti.

Frisart Milano

Gud Milano

Format dal servizio accogliente e amichevole, Gud Milano è perfetto per spezzare una giornata di appuntamenti con qualcosa di sano e per incontrare gli amici in un luogo cool e informale. Ultimi nati in casa Gud i nuovi BAO, disponibili nei locali di Citylife, Bagni Misteriosi, Darsena e Bocconi. I soffici panini della cucina orientale, farciti con combinazioni di ingredienti che giocano con le stagioni e le cucine del mondo, si vanno così ad affiancare alle Poke Bowl e alle Focacce a lunga lievitazione con topping stagionali.

GUD bagni misteriosi Milano

Foto di Anastasiya Goncharova

Hekfan

Una vera e propria ambasciata della cucina di Hong Kong in Italia: Hekfan è la rappresentazione della Hong Kong gastronomica più classica, attraverso la cucina dello chef Kin Cheung. L’ingresso coincide con la prima sala in cui predomina il legno: oltre il bancone destinato alla cerimonia del tè, la riproduzione di un vagone del tram e una stampa che rappresenta la Hong Kong anni ’60. Si scendono poi le scale, per ritrovarsi nelle tre sale principali: fuoco, acqua e terra dove la scelta dei colori e del design rimanda a diversi elementi naturali, simboli importantissimi per la cultura di Hong Kong. Dim sum, Fried NoodlesBocconcini di maiale su ghiaccio tra i piatti più golosi da condividere.

hekfan milano

Mamì Storie di Cucina Italiana

In linea con la carta del ristorante – vero e proprio tour tra i colori d’Italia – gli ambienti regalano toni di design ultramoderno e omaggiano i grandi del design milanese, come Bruno Munari ed Enzo Mari. Si viaggia nel tempo anche grazie all’arredo, le immagini affisse alle pareti ritraggono Sophia Loren intenta a stendere la pasta. Trova spazio anche l’immaginario della Dolce Vita che rende l’ambiente magico e sognante. E proprio “Ma Mi Ma Mi Ma Mi, quaranta dì quaranta nott” cantava Ornella Vanoni con le parole di Giorgio Strehler: un inno alla cucina metamorfica, che guarda indietro, e guarda avanti. Proprio come Milano ha sempre fatto.

Mamì ristorante milano

Foto di Alberto Blasetti per Cultivar Agency

Mezè

Mangiare qui è soprattutto un atto di condivisione: protagonisti sulle tavole libanesi sono i mezzè, una serie di assaggi che consentono ai commensali di provare più piatti diversi e al contempo trasformare il pasto in una sharing experience. Hummus, babaganoush, falafel e tante specialità regionali ancora poco note attraverso un itinerario gastronomico che percorre il Libano da nord a sud. Ai fuochi lo chef libanese Maradona Youssef, arrivato in semifinale alla quinta edizione di Masterchef.

Mezè ristorante milano

Pellico 3 Milano

Alta cucina e design si uniscono per plasmare un’esperienza fondata sul ritmo delle stagioni e sul rispetto dei tempi della Natura. Il cinque stelle lusso Park Hyatt Milano ha da poco inaugurato il ristorante gastronomico Pellico 3 Milano, guidato dall’executive chef Guido Paternollo. Elementi centrali del progetto di interni, soffitto e pavimento – a simboleggiare la magia del cielo e la capacità produttiva della terra – dominano l’esperienza ambientale diventando protagonisti di una nuova narrazione. Flaviano Capriotti li ha interpretati facendoli diventare protagonisti di un racconto che parla di luce e poesia, ma anche di manualità e concretezza. A soffitto corpi illuminanti a scomparsa estremamente discreti, piccoli fori di diametro diverso e intensità regolabile, progettati e realizzati con PSLab, seguono un ordine geometrico apparentemente casuale che replica le costellazioni della sfera celeste offrendo il corretto mood. L’ambiente è stato arricchito da una selezione esclusiva di opere d’arte firmate dagli artisti contemporanei Paolo Canevari, Davide Balliano e Claudio Verna, a cura di Cardi Gallery, storica galleria d’arte milanese e punto di riferimento del panorama artistico contemporaneo.  

Park Hyatt Milano

Ricci Osteria

Qui si viene per respirare l’aria della Puglia nelle materie prime scelte per i piatti e riviverne il sogno nei dettagli interni del locale. Restyling e decorazioni sono stati affidati a Rossana Parizzi che, partendo dal termine “osteria”, ha voluto evocare lo stile delle masserie pugliesi riproponendo i colori delle campagne nelle due tonalità di verde della foglia d’olivo, oltre che nel colore della tipica terra ruggine, inserendo elementi in corten e tavoli in legno. Sul bianco caldo delle pareti che rinfrescano e illuminano gli ambienti, taglieri, canovacci e setacci rimandano al tema cucina. Non mancano specchi, stampe e le iconiche luminarie delle feste pugliesi. La mise en place rimanda agli stessi concetti di semplicità, senza tovaglia ma con classici runner rural-chic in tessuti naturali (lino e abaca) su cui spiccano le solari ceramiche di Enza Fasano, punta di diamante dell’arte figulina grottagliese.

ricci osteria milano

Foto di Benedetta Bassanelli

Aimo e Nadia VÒCE in Giardino

VOCE Aimo e Nadia con “VÒCE in Giardino” accoglie tutti gli appassionati di arte, cibo e cultura nell’affascinante cornice del Giardino di Alessandro: un ristorante immerso tra le magnolie care ad Alessandro Manzoni. Come per VÒCE, anche il progetto dello spazio esterno è stato curato dall’architetto Michele De Lucchi e ospita un’esperienza gustativa all’insegna dell’italianità.

voce aimo e nadia in giardino milano

Indirizzi

Al Mercato Steaks & Burgers
Viale della Liberazione 15 (Piazza Alvar Aalto), Milano

Batticör
Via Gustavo Fara 41, Milano

Bottega Lucia
Via Carlo Ravizza 4, Milano

Dry Aged
Via Cesare da Sesto 1, Milano

Frisart by Artigiano in Fiera
c/o Mercato Comunale Wagner
Piazza Wagner 15/A, Milano

Gud Milano
Via Demetrio Stratos 5 | via Bartolomeo Eustachi 25 | Piazza 24 Maggio | via Guglielmo Röntgen 1 | via Carlo Botta 18 | via Circonvallazione Est 19, Milano

Hekfan
Via Marco Formentini 2, Milano

Mamì Storie di Cucina Italiana
Via Monte Bianco 60, Milano

Mezè
Via Sottocorno 19, Milano

Pellico 3 Milano
c/o Park Hyatt Milano
Via Tommaso Grossi 1, Milano

Ricci Osteria
Via Sottocorno 27, Milano

Aimo e Nadia VÒCE in Giardino
Via Mazoni 10, Milano

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