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VIAGGIO

Le sette meraviglie dell’arcipelago toscano

Un paradiso di isole nel blu intenso del Mediterraneo. Dall’Elba a Giannutri, passando per Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa e Gorgona, l’Arcipelago Toscano è una meraviglia della natura. Da visitare (almeno) una volta nella vita

DI FRANCESCA MASOTTI

23 July 2023

Al largo della costa toscana, il Parco Nazionale dell’Arcipelago, istituito nel 1996, è il più grande parco marino d’Europa: uno scrigno della biodiversità nelle cui acque vivono numerose specie animali e vegetali. Un territorio unico dove natura e storia si mescolano armoniosamente e dove spiagge da cartolina si alternano a borghi pittoreschi e antiche miniere. Una vacanza tra le sette isole principali dell’arcipelago toscano è un viaggio tra macchia mediterranea, profumi, antiche residenze, fortezze e uno dei mari più belli del Mediterraneo.

Elba e Giglio

La regina dell’arcipelago alterna spiagge selvagge a borghi dai toni pastello, cale segrete a miniere in disuso: l’Elba, è la maggiore delle isole per dimensioni. Da Portoferraio con le sue residenze d’epoca napoleonica, fortezze, musei e boutique artigiane, alle spiagge Le Ghiaie, Capo Bianco e Sansone. Senza dimenticare Capoliveri, antico borgo d’epoca etrusca, un labirinto di vicoli e archi, con il Golfo Stella e la massa granitica del Monte Capanne, il punto più alto dell’Elba, Rio nell’Elba e Rio Marina, importanti testimonianze della storia mineraria dell’isola, dove si visita il Parco Minerario. L’isola del Giglio, invece, è un gioiellino con un grazioso borgo medievale, la Torre del Saraceno voluta da Ferdinando I de’Medici e la Rocca Aldobrandesca. Acque trasparenti, spiagge selvatiche e un entroterra incontaminato ricoperto da lecci, corbezzoli, erica e mirto che regala ai visitatori numerosi itinerari da percorrere a piedi, lungo i quali i più fortunati si imbattono in conigli, mufloni, lucertole campestri, gabbiani rossi, pettirossi, merli, cardellini e usignoli.

isole toscana 2023, giglio

Giglio. Foto di R. Ridi per Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Capraia e Montecristo

La terza isola per dimensioni è Capraia, piccolo atollo di origine vulcanica caratterizzato da coste alte e rocciose, grotte, rilievi, aspre insenature conformatesi a seguito dell’erosione dell’acqua e del vento. Nel cuore selvaggio dell’isola, lo Stagmone della Capraia è un laghetto di origine alluvionale che varia la propria estensione col cambiare delle stagioni. Più piccola ma più famosa di Capraia, è Montecristo, nel cuore dell’arcipelago toscano, dove è ambientata parte del romanzo dello scrittore francese Alexandre Dumas Il conte di Montecristo. È qui che il protagonista trova il leggendario tesoro della famiglia Spada con cui realizza la sua vendetta. Montecristo, ex colonia penale, è una delle isole più affascinanti del Mediterraneo, caratterizzata da flora e fauna unica. Il mare che bagna la sua costa è un paradiso naturalistico dove tra gorgonie, anemoni marini, posidonie, coralli, vive il pesce luna. Anche l’interno, ricco di erica, lecci e felci, non è da meno: nel cuore di Montecristo vivono vipere meridionali, berte minori e l’unica colonia italiana di capre selvatiche.

isole toscana 2023, capraia

Capraia. Foto di R. Ridi per Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Pianosa, Giannutri, Gorgona

Nonostante sia una delle isole più sconosciute d’Italia, Pianosa è nota per essere il luogo dove fu esiliato Agrippa Postumo nell’anno 6 d.C., e dove, secoli dopo, passarono Barbarossa e il comandante ottomano Dragut, e infine giunse Napoleone. Oggi è una destinazione ideale per appassionati di trekking, escursioni in bicicletta o passeggiate. Giannutri, la più meridionale dell’arcipelago, invece, è un fondamentale punto di sosta per numerose specie di volatili durante le migrazioni, oltre che un territorio ricco e variegato fatto di baie, promontori e cale segrete. Gorgona, infine, è la più piccola e settentrionale delle isole dell’arcipelago toscano: a quasi 40 km dalla costa toscana, è un gioiello ancora largamente inesplorato dove vivono ben quattrocento specie floristiche diverse, tra cui pini d’Aleppo e ontani, una varietà autoctona di olivo. Resti di antiche torri usate come fortificazioni, una costa incontaminata, cale e grotte dove un tempo si rifugiavano le foche monache.

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Giannutri. foto di R. Ridi per Parco Nazionale Arcipelago Toscano
In apertura, Montecristo. Foto di R. Ridi per Parco Nazionale Arcipelago Toscano

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