Saloni, palazzi e atmosfere d’altri tempi. Ecco i set più belli della serie distribuita su Netflix Il Gattopardo diretta da Tom Shankland e tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
DI FRANCESCA MASOTTI
11 April 2025
Basata su uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi, la serie Netflix Il Gattopardo è ambientata in Sicilia, tra Palermo e il borgo immaginario di Donnafugata, durante i moti del 1860. Nel cast, Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Deva Cassel e Saul Nanni. Il protagonista è Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina che conduce una vita di agi e privilegi. L’aristocrazia siciliana si sente minacciata dall’unificazione italiana e Don Fabrizio, rendendosi conto che il futuro della sua casata è in pericolo, stringe nuove alleanze. Per salvare il futuro della sua famiglia, Don Fabrizio ha la possibilità di organizzare il matrimonio tra la ricca Angelica e suo nipote Tancredi, rischiando però di spezzare il cuore dell’adorata figlia Concetta. La serie esplora temi universali, ieri come oggi, tra cui il potere, l’amore e i costi del cambiamento.
A differenza del film di Visconti, girato interamente in Sicilia, gli sceneggiatori Netflix hanno svolto le riprese non solo sull’isola ma anche a Roma e dintorni e a Torino. Per quanto riguarda, in particolare, gli interni, le riprese sono state fatte soprattutto a Roma, in palazzi e ville allestiti come ambienti siciliani di metà Ottocento. Tra questi, spicca Villa Parisi a Frascati che fa parte delle Ville Tuscolane sorte sui Colli Arbani tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. A Torino, prima capitale del Regno d’Italia (1861-1865), le riprese degli interni si sono svolte nel Museo Nazionale del Risorgimento e nell’aula della Camera dei deputati del Parlamento subalpino, l’unica aula parlamentare rimasta integra in Europa dopo i moti della seconda metà dell’Ottocento. Per gli esterni, invece, le location sono Piazza Palazzo di Città, piazza Carignano e via Carlo Alberto.
A Palermo, città natale dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, la serie televisiva è stata girata nei principali palazzi storici della città. Palazzo Comitini, costruito nella seconda metà del Settecento, con affreschi, arredi unici e pitture, ha ospitato le scene ambientate a Villa Salina. Dal 1860, ospita l’Amministrazione Provinciale. La maestosa Sala Martorana, oggi sede del Consiglio Provinciale, con lo spettacolare affresco sul soffitto realizzato da Gioacchino Martorana, è stata invece lo sfondo delle scene di vita quotidiana, colazioni e pranzi di famiglia nella serie Netflix.
Tra le altre location siciliane c’è la settecentesca Villa Valguarnera, con i suoi giardini, a Bagheria. A Catania, invece, sono state girate alcune scene davanti e dentro al Palazzo Biscari. I Calanchi di Cannizzola, tra l’Etna e i monti Erei, sono stati lo sfondo di un viaggio in carrozza della famiglia Salina verso l’immaginario borgo di Donnafugata, rifugio e villeggiatura dei protagonisti per allontanarsi dal caldo di Palermo. Il famoso borgo, che nel romanzo trae spunto dalle località di Palma di Montechiaro e Santa Margherita Belice, è stato infine ricreato sull’isola di Ortigia, a Siracusa.