Lasciarsi ispirare dall’estetica anni Cinquanta del nuovo film Asteroid City di Wes Anderson per rinnovare la scenografia domestica. Protagonisti assoluti: toni pastello, arredi vintage dalle forme arrotondate e stampe floreali granny-chic
DI MARZIA NICOLINI
09 October 2023
O lo si ama o lo si odia. Wes Anderson è il classico regista che, con le sue opere cinematografiche, tende a dividere il pubblico. C’è chi lo ritiene troppo legato all’aspetto estetico, dandogli del superficiale. Chi lo trova visionario e capace di una creatività unica nel suo genere, adorandolo. Il mondo del design trae ispirazione dal suo ultimo film, Asteroid City, proponendo soluzioni di interior a tema retrò. Già, perché nella nuova pellicola tornano protagonisti i delicati colori pastello, le scenografie perfettamente simmetriche, l’effetto seppiato, le stampe floreali e i temi a fantasia optical. Tutti elementi estetici molto cari ad Anderson.
Il fascino del passato è irresistibile per molti di noi. Se desiderate introdurre nella vostra abitazione degli elementi di arredo degli anni Cinquanta, sappiate che in quel decennio le case dovevano sintetizzare i concetti di funzionalità, benessere e gioia, facendo sfumare il più possibile velocemente il tragico ricordo della Seconda Guerra Mondiale. Sedute dalle linee morbide e stondate, poltrone in pelle con schienali alti e forme avvolgenti, tanto legno chiaro e tanto bianco, ma anche e soprattutto carte da parati e rivestimenti tessili con vivaci fantasie optical e floreali. Il desiderio di riscatto e di vivere al meglio dopo i terribili anni Trenta e Quaranta si traduce anche in una ricerca cromatica gioiosa, con tripudio di toni pastelli (rosa, azzurro e verde menta) e sprazzi di colore ultra vivaci, dal rosso al blu. In questa epoca gli arredi diventano decisamente più leggeri, vedi la celebre Superleggera di Cassina, seduta con struttura in frassino e seduta in canna d’India disegnata da Gio Ponti nel 1957 (fu una rivoluzione). Il consiglio è quello di evitare assolutamente un total look anni Cinquanta (la resa rischierebbe di essere museale e opprimente) e optare, invece, per un armonioso mix and match di epoche e stili. Alcuni mobili di modernariato prodotti in questo periodo, ma anche meravigliose copie rendono al meglio accanto a pezzi design contemporanei, inserendosi con inaspettata grazia e versatilità anche nei loft più moderni e minimalisti. Senza contare che introdurre selezionati dettagli ed elementi color pastello, dai cuscini ai tappeti, riuscirà a rendere l’atmosfera di casa sognante e poetica, creando un immediato senso di morbidezza e comfort. Provare per credere.
Di Moanne, Tokyo è un divano in tessuto dalla silhouette poco ordinaria. A quattro posti, si fa notare per la sua forma curvilinea e snodata. Con rivestimento in tessuto, qui in versione rosa cipria.
Julep di Tacchini, poltrona in tessuto con braccioli disegnata da Jonas Wagell. Ispirazione dichiarata: l’Avant-Garde anni Cinquanta, di cui recupera la semplicità e l’imponenza.
Fab28 è un frigorifero a libera installazione monoporta classe A+++. Fa parte della collezione Smeg 50’s style e associa l’estetica retrò alla tecnologia più avanzata.
Di Wewood, Panamá è una capiente madia in legno con ante a battente. A firma edeestudio, cattura il tipico stile 50s e aggiunge un’inedita ispirazione dalla forma delle navi.
Di Rosconi, lo sgabello alto imbottito con poggiapiedi Wiener Fauteuil è disegnato dallo studio di architettura viennese BEHF e richiama i tipici tratti del design Anni ‘50.