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STILE

Cristiano Caucci

Heritage Contemporaneo

Quella di Tela Genova è un’identità molto connotata, come spiega il founder Cristiano Caucci. Questo grazie a un’evoluzione costante, che ne ha consolidato il successo. Oggi il brand è pronto a guardare all’estero

DI GIULIANO DEIDDA

26 December 2023

Com’è andata la recente manifestazione Genova Jeans?

È stato un momento di condivisione con i diversi operatori del nostro settore, dai designer agli imprenditori, e con tutta la filiera rappresentata. È stato importante innanzitutto a livello emotivo. Non so che tipo di sviluppi possa avere questo format, ma sono contento di aver partecipato. Abbiamo celebrato Genova in un modo molto interessante. Devo dire che le mie impressioni positive sono state confermate anche da diverse telefonate che ho ricevuto da buyer e trader. Sicuramente ha avuto un’importante cassa di risonanza.

La campagna autunno inverno 2023 è ambientata proprio a Genova...

Sì, la collaborazione tra Genova Jeans e Tela Genova è iniziata prima dell’evento, proprio con la produzione della campagna, per la quale siamo stati supportati in tutto, a partire dalle location. Di fatto il servizio fotografico è stato un’anticipazione del percorso della manifestazione. L’abbiamo potuto fare anche grazie al supporto del Comune di Genova, dando risalto alla città e all’evento. Per noi era importante sancire il legame con un luogo che è la nostra storia, è stato come tornare a casa.

Per quanto riguarda invece la primavera estate 2024, quali sono le novità?

Uno dei punti chiave della collezione è la capsule Marinai Italiani, ispirata alle attività portuali di fine Ottocento inizio Novecento, composta da pantaloni tasca America o carrettiera, non cinque tasche, in tela di cotone e lino o cotone e canapa. Continua a essere molto forte la nostra identità workwear e army, con pantaloni con forti caratteristiche heritage e tessuti della marina militare. La parte più contemporanea della collezione propone invece lino e pesi più leggeri. Il mix di heritage e contemporaneità è la chiave del successo del brand, che si propone come qualcosa di nuovo, sofisticato ma utilizzabile. La nostra proposta, inoltre, comprende Four Seasons, una selezione di capi storici che abbiamo sempre in stock, disponibili tutto l’anno, che è stata da subito ben accolta dai nostri clienti, uno strumento molto efficace.

Ci racconti gli highlights della collezione per il prossimo autunno inverno, che presentate a Pitti Uomo...

Pitti Immagine Uomo per noi è da sempre un appuntamento importante e una fiera di riferimento. Con la collezione autunno inverno 2024 Tela Genova celebra il fascino del passato con un tocco contemporary. Proponiamo capi dai tessuti retrò e dettagli sofisticati. I colori sono un omaggio ai classici del brand, ma abbiamo ammorbidito i toni lavorando su nuove cromie, introdotto volumi più ampi e nuovi  tessuti travel, che aggiungono un tocco sempre innovativo. Tra le novità, la più significativa è sicuramente la capsule Denim Tailor, una sezione speciale dedicata ai pantaloni d’archivio, riprodotti con telai speciali e realizzati con fibre nobili che li rendono ancor più particolari. Abbiamo inoltre sviluppato ulteriormente la parte top, grazie ai risultati ottenuti dalle overshirt. C’è anche anche una capsule di maglieria in lambswool e Shetland.

Chi è l’uomo che veste Tela Genova?

Ha fra i 30 e i 50 anni, è un consumatore con un’evidente cultura, diversi interessi e, ovviamente, un certo potere di spesa. Non siamo mainstream e il nostro utente non è un fashion addict, ma è attento a certi contenuti. La nostra è una collezione analogica, per persone che sanno dare valore alle cose.

La percezione del brand è la stessa in tutti i Paesi dove è presente?

Sì, è la stessa ovunque, Svizzera, Svezia, Germania, ma anche Giappone, con cui c’è una un rapporto fatto di grande condivisione e di curiosità.

Quali sono quindi i mercati principali per Tela Genova?

Il nostro processo di internazionalizzazione è iniziato da solo due anni, dopo il Covid. Siamo ancora nella fase in cui dobbiamo comunicare il nostro messaggio, la nostra visione. Ora sono abbastanza consolidati Svizzera, Germania, Svezia e Danimarca, mentre stiamo lavorando sull’Olanda. Il rapporto con il Giappone è iniziato da sei mesi e stiamo anche iniziando a dialogare con il Nord America e con la Corea del Sud.

Parliamo del nuovissimo sito web?

È molto semplice, da un lato c’è una vetrina che racconta il brand in modo visivo, dall’altro c’è lo spazio dedicato alla capsule Four Seasons, che diventa disponibile direttamente online per i consumatori finali, per raggiungere gli appassionati in tutto il mondo.

Ha mai pensato a una co-lab con un altro brand? Quale potrebbe essere?

La prima collaborazione di Tela Genova sarebbe dovuta nascere l’anno scorso, con un brand affine. Poi abbiamo dovuto far fronte a un’emergenza produttiva. Il progetto è ancora in via di sviluppo, ma ci sarà e sarà supportato in modo giusto.

Ci sono delle novità all’orizzonte?

Per quanto riguarda il lungo termine, dobbiamo definire alcuni progetti speciali, inclusa una limited edition.

 

 

 

In apertura, Cristiano Caucci

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