È un 2022 ricchissimo di appuntamenti dedicati all’arte. I più importanti spazi istituzionali – TAM, Palazzo Reale, Triennale Milano, Pirelli Hangar Bicocca, Mudec, GAM e PAC – diventano i palcoscenici eletti di rendez-vous culturali imperdibili. Ecco le mostre da non perdere a Milano ad aprile 2022.
DI REDAZIONE CLUB MILANO
06 April 2022
Una retrospettiva ricca di immagini inedite e ricostruzioni che raccontano la straordinaria avventura di David Bowie, dopo il suo ritorno in Europa a metà degli anni Settanta. Con l’allestimento scenografico in uno dei foyer del teatro, la mostra espone, attraverso le immagini e le memorie del fotografo americano Andrew Kent, un periodo ben preciso nella vita di David Bowie. Tra il 1975 e il 1976, infatti, Bowie decide di lasciarsi alle spalle l’esperienza americana, culminata con il successo di un LP come Young Americans e le riprese del film L’uomo che cadde sulla terra, per tornare nella nativa Europa e rifondare la sua carriera.
La mostra si compone di 51 scatti, diversi cimeli e documenti originali provenienti dall’archivio di Kent. Accanto al percorso fotografico vengono fedelmente e filologicamente ricostruiti gli ambienti protagonisti della avventura europea di Bowie a metà degli anni Settanta: dal vagone del treno che lo portò fino a Mosca, alla sua stanza di albergo a Parigi. E ancora abiti, microfoni, dischi, manifesti, memorabilia e proiezioni completano la mostra accompagnando il visitatore in un viaggio spettacolare e immersivo all’interno di una delle parentesi più affascinanti della carriera dell’iconico Bowie. La mostra David Bowie the Passenger by Andrew Kent è prodotta da Navigare Srl e Show Bees Srl, a cura di Ono Arte.
Considerato una delle figure radicali della scena artistica polacca, Artur ?mijewski inizia la sua formazione artistica a metà degli anni ’90, nel corso di scultura del professor Grzegorz Kowalski all’Accademia d’Arte di Varsavia, dove nasce il suo interesse per la rappresentazione del corpo umano. Le sue immagini sembrano a prima vista puramente documentarie, ma la messa in scena analitica e precisa dell’artista è evidente anche nella scelta del montaggio. Le opere riflettono la sua preoccupazione per i problemi socio-politici della contemporaneità, come i meccanismi del potere e dell’oppressione, i conflitti di vario tipo che rasentano la violenza e l’istintiva inclinazione umana al male.
Usando spesso la simbolizzazione, ?mijewski ricrea un complesso sistema di rappresentazione, in cui la paura è rivelata in termini di controllo sociale e diventa padrona delle nostre vite. Esattamente come spiega Rainer Werner Fassbinder nel suo film del 1974 La paura mangia l’anima – cui il titolo della mostra vuole rendere omaggio – è un’espressione usata da arabi e nordafricani per descrivere la loro condizione di immigrati e di paura perenne. Una paura che qui tocca anche i temi della malattia, dei disturbi mentali, della disabilità, del diverso, dell’ignoto. La mostra presenta una selezione di opere storiche e recenti, oltre a tre nuove pensate appositamente per questa occasione, tra cui il film ispirato al cinema scientifico del neurologo Vincenzo Neri.
Palazzo Reale dedica la sua mostra più importante del 2022 all’immagine della donna nel Cinquecento nella pittura del grande maestro Tiziano e dei suoi celebri contemporanei quali Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Veronese e Tintoretto.
Circa un centinaio le opere esposte di cui 46 dipinti, in percorso articolato in ben otto sezioni non privo di una scintilla di ironia nella panoramica dei “gender studies”. «L’esposizione – afferma la curatrice Sylvia Ferino – aspira a riflettere sul ruolo dominante della donna nella pittura veneziana del XVI secolo che non ha eguali nella storia della Repubblica o di altre aree della cultura europea del periodo».
La mostra è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Skira editore, in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
La mostra è stata realizzata dal Mudec grazie alla collaborazione della Fondazione Henri Cartier-Bresson e riunisce un eccezionale corpus di fotografie e documenti di archivio del fotoreporter francese: oltre 100 stampe originali insieme a pubblicazioni di riviste d’epoca, documenti e lettere provenienti dalla collezione della Fondazione HCB.
Un excursus senza precedenti che racconta due momenti-chiave nella storia della Cina: la caduta del Kuomintang e l’istituzione del regime comunista (1948-1949) e il “Grande balzo in avanti” di Mao Zedong (1958). Un momento importante nella storia del fotogiornalismo mondiale, vissuto attraverso il personale approccio del maestro Cartier-Bresson, il quale per primo evidenzia – attraverso l’occhio del suo obiettivo – temi importanti del cambiamento nella storia contemporanea cinese.
Steve McQueen è uno dei più importanti artisti, film-maker e sceneggiatori contemporanei. Per la mostra in Pirelli HangarBicocca, organizzata in collaborazione con Tate Modern di Londra, l’artista ha concepito un apposito pro- getto espositivo e una nuova selezione di opere. L’esibizione è un’occasione per approfondire la carriera di McQueen nelle arti visive e mette in luce l’evoluzione della sua pratica nel corso degli anni. La mostra è accompagnata da un catalogo disegnato da Irma Boom sulla produzione dell’artista negli ultimi vent’anni insieme a un’analisi approfondita del nuovo lavoro attraverso una ricca documentazione fotografica.
Tra le mostre da non perdere a Milano in aprile troviamo infine As Above, So Below di Elisa Sighicelli. Il percorso espositivo riunisce un corpus di circa 25 immagini tra stampe fotografiche su carta, una stampa su gesso e due sculture provenienti dal deposito sculture della GAM di Milano. I depositi sono luoghi di grande fascino, normalmente non visitabili, perché deputati alla conservazione e allo studio delle opere per necessità scientifiche. Alla vigilia del riallestimento dei depositi, la Galleria d’Arte Moderna di Milano affida a Elisa Sighicelli il compito di raccontare un mondo nascosto prossimo alla scomparsa.
Alla base di questo lavoro il rapporto tra fotografia e oggetto, tra immagine e reale, tra scultura e umanità. L’artista sceglie infatti di misurarsi con il deposito indagando le potenzialità espressive di opere singole o in gruppo, rivelando in accostamenti casuali interessanti relazioni formali e dialoghi silenziosi.
Elementi come la polvere, i cartellini per l’inventariazione, il pluriball a protezione dei corpi, le mutilazioni e la decontestualizzazione dei gruppi scultorei, diventano nodi cruciali di una sceneggiatura spontanea attivata dallo sguardo dell’artista sulle sculture. Una statua che sussurra all’orecchio di un’altra, uno sguardo di sbieco che pare incrociare gli occhi di un compagno, un contatto ravvicinato che suggerisce un incontro amoroso, ma forse anche altro.
David Bowie The Passenger by Andrew Kent
A cura di Ono Arte
Fino al 31 luglio 2022
TAM – Teatro Arcimboldi Milano
Artur Zmijewski, Quando la paura mangia l’anima
A cura di Diego Sileo
Fino al 12 giugno 2022
PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea
Tiziano e l’immagine della donna nel cinquecento Veneziano
A cura di Sylvia Ferino
Fino al 5 giugno 2022
Palazzo Reale
Henri Cartier-Bresson Cina 1948-49 / 1958
A cura della Fondazione HCB
Fino al 3 luglio 2022
MUDEC
Steve McQueen Sunshine State
A cura di Vicente Todolí
Fino al 31 luglio 2022
Pirelli Hangar Bicocca
Elisa Sighicelli, As Above, So Below
A cura di Paola Zatti
Fino al 3 luglio 2022
GAM – Galleria d’Arte Moderna Milano
In apertura, Artur Zmijewski, Quando la paura mangia l’anima. PAC -Padiglione d’Arte Contemporanea, 2022. Installation view. Foto Nico Covre, Vulcano Agency.