Cineclub, cinema d’essai, sale cinematografiche di quartiere a Milano resistono con tenacia, proiettando film di elevato valore artistico e culturale e promuovendo festival e incontri. Tanta ricerca, motivazione e passione gli ingredienti di forza.
DI ALESSANDRA CIOCCARELLI
07 November 2022
C’erano una volta i cinema con lunghe code e sale piene di spettatori. A rubare loro la scena sono oggi varie forme di intrattenimento e anche i maxi (o mini) schermi casalinghi che con abbonamenti di ogni sorta e impianti audio di un certo livello ci illudono di poter avere il grande cinema a casa nostra. Il cinema però, luogo culturale e di aggregazione sociale, è molto più di uno schermo e di un comodo divano e tante sono le realtà milanesi che nonostante le criticità del settore resistono con una programmazione di alta qualità. Cineclub, cinema d’essai e di quartiere sono piccoli fari per chi cerca film al di fuori dei soliti circuiti, ma anche dibattiti, seminari di approfondimento, momenti di convivialità. Tra le realtà più originali, c’è Il Cinemino in via Seneca 6, nato grazie a un progetto di crowdfunding e diventato dal 2018 il cinema di riferimento per gli abitanti di Porta Romana e non solo. Incontri con registi, rassegne, reading e piccoli concerti animano la proposta di questo intimo cinema dal respiro internazionale. In attesa delle proiezioni – i film sono in lingua originale sottotitolati – è possibile gustare anche uno sfizioso aperitivo.
Si trova invece in Porta Venezia, in viale Vittorio Veneto 2, un’istituzione cittadina: lo Spazio Oberdan. L’auditorium, da 200 posti, ospita film d’autore, festival e conferenze organizzate in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana. Spazio culturale a 360°, lo storico cinema ospita anche concerti musicali, mostre fotografiche e di arte moderna. Tra i cinema iconici merita una menzione il Cinema Mexico che con la sua facciata Art déco svetta al civico 57 di via Savona dal 1914. Il posto ideale per film indipendenti, di nicchia e in lingua originale in un contesto retrò di indiscusso fascino. Vince però il primato di cinema più antico di Milano e d’Italia il Cinema Centrale al numero 30/32 di via Torino. Incastonato accanto alla chiesa di San Sebastiano è ospitato nella Casa de’ Grifi, un palazzo cinquecentesco realizzato dal Bramante. Inaugurato nel 1907 con il nome di Cinematografo Mondial, ha cambiato nome nel 1942 diventando il primo multisala d’Italia. Protagonista di iniziative come “Il biglietto sospeso”, è conosciuto per la ricercata selezione di film d’autore spesso in versione originale. E, a due passi dal Centrale, in zona Duomo c’è anche l’Auditorium San Fedele che, nell’omonima piazza, ospita lo storico cineforum dal 1956. Al civico 9 di via San Pietro all’Orto ha riaperto i battenti per la gioia di milanesi e non lo storico Cinema Arlecchino. Gli abitanti del quartiere Loreto hanno invece due fiori all’occhiello: il Cinema Palestrina, al civico 7 dell’omonima via, e il Cinema Beltrade in via Nino Oxilia 10. Il primo, in origine sala parrocchiale attrezzata per le proiezioni, è un cinema d’essai che ospita cineforum, film d’autore ricercati e proiezioni di lirica, oltre ai classici del cinema restaurati dalla Cineteca di Bologna. Il Cinema Beltrade, nel cuore di Nolo, è attivissimo nell’organizzazione di midnight movies, maratone, incontri con ospiti e proiezione di film d’autore. Avete sentito parlare del Wanted Clan? Piccola grande perla nel panorama dei cineclub, la realtà di via Vannucci ha chiuso i battenti ma sta cercando tenacemente una nuova casa per rinascere.
L’articolo è stato pubblicato su Club Milano 64. Clicca qui per sfogliare il magazine.