Creatività fuori da ogni schema. Il designer e artista spezzino ha attraversato il Novecento, lasciando in eredità un vasto patrimonio di iconici e vivaci pezzi design, senza dimenticare sculture, gioielli e piccoli oggetti artigianali
DI MARZIA NICOLINI
05 April 2024
Nato a La Spezia nel 1939, Gaetano Pesce ha attraversato il Novecento, con una produzione artistica priva di battute d’arresto, anzi, caratterizzata da una vivace prolificità. Il celebre designer e creativo si è spento a New York il 3 aprile, all’età di 84 anni. Con opere esposte nei più prestigiosi musei del mondo, dal Metropolitan Museum of Art della Grande Mela al Victoria and Albert Museum di Londra, Gaetano Pesce lascia in eredità una variopinta famiglia di oggetti, sculture e arredi, legati da un uso libero, gioioso ed estroso della forma e del colore, al di là di tendenze e diktat estetici. Scopriamo di più di questa figura chiave del design italiano.
Gaetano Pesce lascia la Liguria per andare a studiare architettura all’Università IUAV di Venezia, per poi iscriversi all’Istituto di disegno industriale. A inizio anni Sessanta si avvicina agli artisti del Gruppo N, movimento creativo nato a Padova e improntato a un concetto di lavoro di gruppo etico, politico, autocritico e critico. Più avanti, nel 1972, Gaetano Pesce prende parte alla celebre mostra presso il Museum of Modern Art di New York, Italy: The New Domestic Landscape. Proprio a New York fonda la società Fish Design, inglesizzando il suo nome e iniziando a lavorare in un laboratorio a mezz’ora da Manhattan, a Brooklyn Navy Yard. Le sue opere, pionieristiche e sperimentali, iniziano a essere definite “radicali” poiché capaci di abbattere con allegria e forza il confine tra arte e design. Tra le icone nate dalla fantasia e dalla manualità di Gaetano Pesce ricordiamo le poltrone ispirate alle forme femminili della Serie Up, prodotta da B&B Italia.
Destinato a restare nella memoria collettiva anche il divano Tramonto a New York, creato nel 1980 osservando i grattacieli di Manhattan, riproposto quest’anno da Cassina in una limited edition da collezione.
Attratto dalle potenzialità dei materiali schiumati e abilissimo nell’uso delle resine e delle plastiche di ogni genere (quando ancora non erano mainstream), Gaetano Pesce non si è mai stancato di sperimentare, uscendo costantemente dalla propria comfort zone. Oltre ai mobili e ai complementi di arredo il designer ligure si è divertito a immaginare e a realizzare (tantissimi) piccoli oggetti dal sapore artigianale: vasi colorati, vassoi e coppe a firma Corsi Design. Per ripercorrere le tappe della sua carriera artistica l’appuntamento è al Fuorisalone 2024. La mostra monografica Nice To See You, ospitata alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, è visitabile dal 19 al 23 aprile, con esposte una trentina di opere. Inoltre, in collaborazione con il Comune di Milano, Gaetano Pesce presenta L’Uomo Stanco, un’installazione monumentale in esterno, in piazza Pio XI, che parla della stanchezza etica di cui soffre il cosiddetto Sesso Forte.
Lo stesso Gaetano Pesce ha sintetizzato la sua visione del design, scrivendo queste parole per accompagnare la mostra milanese a suo nome: «Gli oggetti continuano a essere funzionali e pratici com’era la rassomiglianza nel ritratto, ma devono essere anche capaci con le loro forme di esprimere dei valori esistenziali, della vita e del suo significato. Quindi anche politici, filosofici, religiosi».