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CITTÀ

Estate in città, il verde ci “salva” dal caldo

Durante l’estate le città diventano sempre più calde e afose, ma le aree verdi offrono un rifugio prezioso. Alberi, parchi e giardini aiutano a ridurre la temperatura e migliorano il benessere urbano. Milano, con i suoi spazi verdi, è un esempio concreto di adattamento climatico in chiave sostenibile

DI MARCO TORCASIO

01 July 2025

Con l’arrivo dell’estate, le grandi città si trasformano in vere e proprie fornaci urbane. L’asfalto bollente, le superfici cementificate e la scarsità di ventilazione creano le cosiddette “isole di calore”, fenomeni che innalzano le temperature anche di diversi gradi rispetto alle aree rurali circostanti. In questo scenario soffocante, le aree verdi urbane assumono un ruolo cruciale: sono gli ultimi rifugi termici per chi resta in città.

Numerose ricerche confermano che i parchi e i giardini contribuiscono a ridurre sensibilmente la temperatura dell’aria. A Lisbona, uno studio del 2011 ha evidenziato come anche piccoli spazi verdi (inferiori a 0,2 ettari) riescano ad abbassare le temperature fino a 7°C rispetto alle aree più calde della città. A livello europeo, una ricerca del 2022 condotta dal Joint Research Centre della Commissione Europea ha stimato una media di raffrescamento urbano di 2,9°C garantito dalla presenza di infrastrutture verdi. Per ogni grado in meno, servirebbe una copertura arborea pari almeno al 16% della superficie urbana.

Le alte temperature estive nelle aree urbane possono causare diversi disagi: si riduce la qualità dell’aria, aumenta la sensazione di malessere generale e il caldo prolungato può rappresentare un rischio per il benessere fisico, in particolare nei momenti della giornata in cui le temperature raggiungono i picchi più alti.

In questo contesto, Milano rappresenta un caso esemplare di come il verde urbano possa mitigare gli effetti del caldo estremo, grazie anche a progetti come Forestami che punta ad incrementare il verde con diversi obiettivi, tra cui quello di intervenire attivamente sul cambiamento climatico.

Il capoluogo lombardo è spesso in cima alle classifiche nazionali per temperature elevate durante i mesi estivi. Eppure, offre anche un sistema articolato di parchi che rappresentano delle vere oasi urbane. Uno studio del 2016 ha dimostrato che aree come Parco Nord Milano, grazie all’ombreggiamento e all’evapotraspirazione degli alberi, riescono a ridurre la temperatura dell’aria fino a 5°C e quella delle superfici fino a 20°C. Parco Nord si estende per oltre 600 ettari ed è caratterizzato da ampie zone boscate, prati, laghetti e percorsi ciclopedonali: una vera e propria “foresta urbana” incastonata nella città.

aree verdi milano, credit Parco Nord Milano

Parco Nord

Accanto a esso, il Parco Sempione, adiacente al Castello Sforzesco, pur essendo di dimensioni più contenute, si distingue per la sua centralità e l’ombra garantita da una fitta vegetazione mista. I Giardini Indro Montanelli, nel cuore del quartiere di Porta Venezia, combinano il fascino del giardino storico con la funzionalità di un luogo fresco e accessibile, mentre Boscoincittà, con i suoi sentieri naturalistici e laghetti, offre un’esperienza immersiva nella natura a pochi minuti dal traffico.

Ma il “verde che salva” non si limita all’area urbana stretta. Anche nella città metropolitana di Milano esistono spazi che, seppur meno conosciuti, svolgono una funzione ecologica e sociale simile. Luoghi come il Bosco del Carengione, tra San Felice e Peschiera Borromeo, o il Bosco della Besozza a Pioltello, sono raggiungibili in bicicletta e rappresentano alternative valide per chi cerca refrigerio nel weekend. Qui la copertura arborea, l’assenza di traffico e la presenza di corsi d’acqua o zone umide aumentano l’effetto rinfrescante, oltre a favorire la biodiversità.

Una recente ricerca ha monitorato con 189 sensori la temperatura attorno a nove parchi milanesi, confermando che la vicinanza al verde determina differenze significative: più ci si allontana dal centro del parco, più la temperatura sale. Questo effetto di “aura termica” dei parchi ha implicazioni importanti anche per la pianificazione urbana: integrare il verde nel tessuto edilizio non è solo una questione estetica, ma una misura di adattamento climatico.

Infine, gli spazi verdi sono più di semplici “condizionatori naturali”: sono luoghi di socialità, benessere psicofisico, attività motoria e connessione con la natura. In un’estate sempre più rovente, investire in alberi, parchi e giardini non è un lusso ma una necessità. Le città del futuro – e del presente – si costruiscono anche a partire dalle loro foglie.

aree verdi milano, Giardini Montanelli, credit Comune di Milano

Giardini Montanelli. Foto courtesy Comune di Milano
In apertura, Arco della Pace. Foto courtesy Comune di Milano

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