Le città di Milano e Rovereto custodiscono una preziosa eredità comune: tesori e opere del Futurismo. Vi portiamo nel cuore di Rovereto (TN), culla di Fortunato Depero e dell’arte futurista, per trascorrere un weekend all’insegna dell’arte, del relax e della buona cucina.
DI ALESSANDRA CIOCCARELLI
03 May 2022
Facilmente raggiungibile in treno da Milano in un paio d’ore di treno, Rovereto è un’incantevole cittadina nel cuore della Valle dell’Adige. Qui si viene per trascorrere un weekend all’insegna dell’arte, del relax e della buona cucina. Soprannominata nel ‘700 “l’Atene del Trentino” per la sua importanza culturale e commerciale, Rovereto merita una visita per i suoi magnifici palazzi, per il suo centro medievale, per l’atmosfera rilassata e rigenerante, ma soprattutto per la sua unicità. Se siete appassionati di futurismo o curiosi di scoprire qualcosa in più di questo rivoluzionario movimento, siete nel luogo giusto. Tra gli estimatori di Rovereto ci fu anche Mozart che tenne qui il suo primo concerto italiano presso la Chiesa di San Marco. Una volta arrivati potrete seguire un itinerario alternativo della città alla scoperta della cultura futurista e dei luoghi vissuti e raccontati dall’artista Fortunato Depero.
Tra le principali e più curiose attrazioni di Rovereto c’è Casa Depero, il primo museo futurista fondato nel 1957 dall’artista Fortunato Depero, situato in via dei Portici. L’artista, nato nel 1892 a Fondo, in provincia di Trento, si trasferì molto presto a Rovereto e grande è l’eredità lasciata a questa cittadina dove morì nel 1960. L’eccentrica e divertente Casa Museo, che raccoglie al suo interno circa 3000 oggetti, che raccontano l’idea di opera d’arte totale propria dell’Avanguardia futurista, ha riacquistato la sua centralità a partire dal 2009, in concomitanza con il centenario del Futurismo, grazie al restauro curato da Renato Rizzi per conto del Mart.
Casa Depero è un viaggio nell’universo futurista dove apprezzare gli ambienti progettati dall’artista - abitati da arazzi, mobili e pannelli coloratissimi, giocattoli e marionette, illustrazioni e locandine altamente creative e spiritose - accanto a un allestimento moderno rispettoso dello spirito del progetto. Artista a tutto tondo, Depero fu un talentuoso scultore, designer, costumista e cartellonista pubblicitario (la famosa bottiglietta di Camparisoda è stata ideata proprio da lui, ndr). Casa Depero, articolata su 3 piani, ripercorre proprio la tappe della sua vita, dal periodo newyorkese dove lavorò a diversi progetti teatrali, all’arredamento d’interni e a diverse attività pubblicitarie, fino al periodo di vita a Rovereto dove si dedicò alla realizzazione del Museo. Da non perdere le straordinarie tarsie in panno, cucite dalla moglie Rosetta con l’aiuto di alcune collaboratrici.
In un itinerario dedicato al futurismo e a Rovereto, non può mancare una tappa al MART, un vero gioiello cittadino e uno dei Musei d’arte moderna e contemporanea più famosi d’Europa. Prima di ammirare la sua straordinaria collezione, fermatevi ad ammirare la pizza antistante l’ingresso e la visionaria cupola in vetro e acciaio disegnata dall’archistar Mario Botta.
All’interno delle sale del MART avrete la possibilità di vedere oltre 2000 opere che rappresentano tutti i maggiori movimenti artistici del Novecento. Di grande pregio è anche la collezione permanente del museo che attraversa 150 anni di storia dell’arte e custodisce inestimabili tesori come la meravigliosa Venere di Francesco Hayez e La piazza misteriosa di De Chirico. Uno dei fiori all’occhiello del museo è la ricca sezione dedicata al Futurismo che raccoglie importanti opere di Boccioni, Depero, Carrà, Casorati e Sironi. La collezione è un’immersione affascinante nel dinamismo e moltiplicarsi di punti di vista tipico del Futurismo e nelle visionarie rivoluzioni portate dall’Avanguardia artistica in tutte le arti: la pittura, alla scultura, la fotografia, la letteratura, fino al cinema. Fino al 5 giugno 2022 al MART c’è una speciale retrospettiva dedicata proprio a Depero dove ammirare anche le celebri marionette, una delle sperimentazioni di teatro d’avanguardia.
Non sono finite le occasioni per incontrare Depero e conoscere il legame profondo che lega l’artista a Rovereto. Passeggiando tra le vie del centro storico e visitando i tanti negozietti e botteghe d’arte è possibile acquistare piccoli manufatti ispirati a Depero e al futurismo facendo una tappa alla storica Cappelleria Bacca. Le due cariatidi che ne ornano l’ingresso sono state realizzate proprio da Fortunato Depero. E al genio futurista si è ispirata anche una linea di vini della Cantina Vivallis: Depero disegnò la prima etichetta per questa cantina e oggi Vivallis collabora con Casa Depero e utilizza alcune opere dell’artista per le etichette dei vini a lui dedicati. Rovereto ha reso inoltre omaggio a Depero, infaticabile camminatore, invitando i visitatori a ripercorrere alcune delle passeggiate che l’artista amava, fuori e dentro la città. È il caso del sentiero che collega Rovereto alla Valle di Terragnolo, verso il caratteristico Eremo di San Colombano incassato nella roccia (Depero lo rappresenta nel 1957 in un particolare del dipinto Pietre antiche e moderne) e la Chiesa di San Martino, nella frazione di Noriglio. Calcolate circa tre ore di cammino - il dislivello è di circa 200 metri - dall’inizio dell’escursione al rientro in città.
Una volta rientrati a Milano, prolungate il vostro viaggio futurista scoprendo o riscoprendo le tante attrazioni del capoluogo meneghino. Casa di Marinetti, Casa Boschi di Stefano, il Museo del Novecento, la Pinacoteca di Brera e un’incursione al ristorante futurista Lacerba di via Orti regaleranno altre piacevoli ore d’arte e gusto in compagnia del Futurismo.