Nel 2025, la Normandia commemora l’81° anniversario dello Sbarco e della Battaglia di Normandia. Tra spiagge dorate, villaggi sospesi nel tempo e memoriali carichi di storia, un itinerario lungo la costa della Normandia racconta i luoghi simbolo del D-Day. Per un’estate che unisce cultura, natura e riflessione
DI FRANCESCA MASOTTI
28 May 2025
Il 6 giugno 1944, le silenziose spiagge della Normandia furono raggiunte dalle truppe degli alleati per liberare l’Europa continentale dall’occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale. Circa 160.000 uomini e 20.000 veicoli sbarcarono sulle spiagge della regione settentrionale francese. Lo sbarco in Normandia fu uno dei più grandi attacchi della storia e, ancora oggi, è possibile visitare monumenti, musei e luoghi dedicati all’evento.
Il punto di partenza ideale da cui cominciare il viaggio tra i luoghi del D-Day in Normandia è Caen, il capoluogo della regione. Qui, infatti, si trova il Caen-Normandie Mémorial. Questo museo-monumento commemora il secondo conflitto mondiale e la battaglia di Caen. Filmati, animazioni e testimonianze audio offrono interessanti spunti di riflessione sulla realtà della guerra e soprattutto sulla fragilità della pace. Dal museo, in circa 20 minuti di auto verso nord si raggiunge il porto di Ouistreham. Qui si trova Le Grand Bunker-Musée du Mur de l’Atlantique, un imponente bunker d’epoca nazista parte delle fortificazioni tedesche del Vallo Atlantico, create per difendere 4.000 km di costa nell’Europa settentrionale.
Con una rilassante (se non tira troppo vento) passeggiata di circa un’ora verso ovest si raggiunge Sword Beach. Questa bella spiaggia è il punto dove alle 07:25 del 6 giugno 1944 le truppe britanniche sostenute da unità canadesi, francesi e della Polonia, sferrarono l’attacco. In poche ore la spiaggia fu conquistata. Tra gli uomini che scesero a combattere, c’era anche Lord Lovat, il comandante dei British Commandos della First Special Service Brigade. Il memoriale sulla spiaggia rende omaggio al suonatore di cornamusa personale di Lovat, William Millin che disarmato suonò sul campo di battaglia mentre intorno a lui i soldati combattevano.
Nonostante le temperature diverse da quelle a cui siamo abituati nel Mediterraneo, queste spiagge sono una destinazione turistica in estiva. Francesi e turisti del nord Europa vengono qui per godersi il mare e la sabbia e accostare le vacanze a visite culturali. Le esposizioni del Juno Beach Centre, affacciato sull’omonima spiaggia a Courseullessur-Mer, rendono omaggio ai soldati canadesi che hanno perso la vita durante il D-Day. Proseguendo verso ovest, il villaggio di Ver-sur-Mer è casa del British Normandy Memorial, un sito isolato con incisi i nomi dei 22.442 uomini e donne al comando britannico che furono uccisi nell’estate del 1944.
Ad Arromanches-les-Bains, invece, gli Alleati costruirono uno dei due porti artificiali chiamati Mulberry harbours per far sbarcare le truppe e i rifornimenti. Con la bassa marea la distesa di sabbia dorata può essere esplorata per osservare i pontili di cemento prefabbricati, le teste di molo e i frangiflutti galleggianti realizzati in neanche due settimane di tempo. Per scoprire qualcosa di più su quest’operazione vale la pena visitare il Musée du Débarquement di Arromanches affacciato sul mare. Al suo interno si viaggia tra proiezioni digitali, sale immersive e oggetti di uso quotidiano e si viene trasportati nell’estate del ‘44.
Percorrendo la D514 in direzione ovest fino a Longuessur-Mer si viene accolti da una grande batteria tedesca in un bunker scavato nella scogliera: da questi cannoni furono sparati proiettili di 45 kg sulle spiagge di Gold Beach e Omaha Beach. Quest’ultima fu teatro della battaglia più sanguinosa del ’44 dove tanti soldati della fanteria americana persero la vita. Qui, infatti, si trova il Normandy American Cemetery, un sito storico dove quasi diecimila croci bianche onorano i soldati americani caduti in combattimento. Lungo la scogliera, infine, sono ancora visibili crateri di bombe, bunker e casematte.