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VIAGGIO

La magia di Nola, a New Orleans

Un viaggio a New Orleans è l’occasione per immergersi nella storia e scoprire l’altra faccia degli Stati Uniti, ben lontana dalla frenesia delle grandi metropoli delle due coste

DI STEFANO AMPOLLINI

12 July 2023

New Orleans è una destinazione unica fin dal nome, a testimonianza delle sue origini francesi, anche se per i locali è semplicemente Nola (acronimo della città e dello stato della Louisiana). Un luogo di contrasti e di grosse sofferenze che hanno lasciato cicatrici profonde nella storia della città, il principale mercato di schiavi di tutto il Nord America a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Per contrasto New Orleans ha saputo dare vita a sonorità straordinarie la cui eredita? non manca di sorprendere i tanti visitatori che si imbattono nel reticolo fatto di colori e suoni del Quartiere Francese, il cuore pulsante della parte vecchia della città con la sua tradizionale architettura coloniale. Il jazz è pervasivo in ogni angolo della città, che ha persino intitolato l’aeroporto al suo figlio più illustre, Louis Amstrong, lui stesso nipote di schiavi, che nacque proprio qui nel 1909. Un concerto nella minuscola sala della Preservation Hall, vero tempio pagano della musica, è un’esperienza irripetibile.

Se il Mardi Grass, il Carnevale con i suoi balli e le parate coloratissime, è l’occasione perfetta per essere inondati dall’energia avvolgente di New Orleans, qualsiasi altro momento dell’anno è perfetto per assaporarne lo spirito autentico. Imbattersi in cortei di matrimoni accompagnati da bande improvvisate in una delle vie che tagliano perpendicolari la caotica Barboun Street, non è così raro e può essere un’esperienza quasi onirica che ti catapulta in un’altra epoca. Il “viaggio”, spirituale oltre che materiale, è agevolato dal fatto che New Orleans non dimentica il suo passato e non ha nessuna intenzione di nasconderlo, anzi. Dal molo proprio di fronte al French District l’ultimo battello a vapore, con la sua caratteristica ruota posteriore, ogni sera porta i turisti a vivere l’esperienza di una crociera fluviale lungo il maestoso Mississipi. Ma anche rimanendo a passeggiare lungo il Riverwalk l’atmosfera delle luci rosa del tramonto che si riflettono sulle acque del fiume non è da meno. Qui ci si può imbattere in cartelli informativi che ricordano che proprio su queste rive sbarcarono nel 1719 l’Aurore e la Duc du Maine, le prime due navi cariche di schiavi che avrebbero aperto una rotta fatta di sofferenza che per oltre un secolo segnò la storia degli Stati del Sud, fino alla Guerra Civile. La Gray Line, il più importante tour operator attivo da queste parti, tutti i giorni organizza visite guidate in quello che resta delle piantagioni di canna da zucchero che circondano la città. Oak Alley Plantation, oggi gestita da una Fondazione, era la più vasta ed è quella meglio conservata, con il suo famoso viale alberato circondato da due fila di querce secolari sopravvissute ai numerosi uragani. Nel 2005 Katrina, uno dei più devastanti della storia americana, rase al suolo e inondò gran parte della città, causando quasi 1400 vittime. Oggi nei bar del centro vengono serviti cocktail che portano il suo nome, quasi a esorcizzarne il ricordo, a dimostrazione che gli abitanti del luogo vivono tutta la loro esistenza accompagnati da una sorta di fatalismo e persino di ironia.

Per capire fino in fondo l’essenza di New Orleans non si può prescindere dalla sua cucina creola, dai sapori forti e speziati: è d’obbligo assaggiare almeno una volta un piatto di Jambalaya o il famoso Gumbo (una zuppa a base di pollo e gamberi) intinto di tabasco, la salsa piccante più famosa al mondo che viene prodotta proprio in Louisiana ad Avery Island, a due ore da qui.

new orleans 2023

Articolo pubblicato su Club Milano 67. Clicca qui per sfogliare il magazine.

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