Loading...

STILI

Millennium Reloaded

Dopo diverse stagioni di eccessi, una sottile corrente, fatta di sottrazione ed eleganza moderna si è insinuata nelle passerelle maschili per l’autunno inverno 2023. Un ritorno dell’estetica di fine anni Novanta?

DI GIULIANO DEIDDA

14 March 2023

Quando si parla del passato, che si tratti di moda o di cultura pop in generale, si tende a dividere i periodi in decenni, convenzione pratica ma che, come tutte le generalizzazioni, presenta dei rischi di superficialità, dato che in realtà ogni decade si fonde con quella successiva in un’evoluzione continua. La fluidità di questo passaggio è stata molto evidente a tutti i livelli e, in particolare per la moda maschile, a cavallo tra gli anni Novanta e i Duemila. In quel caso si è trattato dell’ingresso non solo in un nuovo decennio, ma in un nuovo secolo e in un nuovo millennio. Gli anni tra il 1995 e il 2005 saranno sempre considerati simbolici da questo punto di vista. Era il momento in cui i designer sentivano di poter metabolizzare con sicurezza il passato e utilizzare questo heritage per disegnare un presente in continua evoluzione. Le parole d’ordine di quel periodo erano decostruzione, minimalismo, mash-up, shabby chic e neo dandismo. Si cercava nel passato per ricostruire una nuova estetica maschile proiettata al futuro.

Milano, con la sua settimana della moda uomo, che all’epoca durava davvero una settimana o quasi, era assolutamente protagonista. Grazie a un calendario affollato dai più prestigiosi nomi internazionali, oltre ai nostrani mostri sacri, gli addetti ai lavori la chiamavano la capitale dell’uomo, mentre Parigi era considerata la capitale della donna. Nostalgia a parte, è interessante che nelle collezioni maschili per l’autunno inverno 2023, presentate lo scorso gennaio, siano emersi diversi elementi che fanno ripensare a quel momento di rifondazione dello stile per l’uomo. All’epoca uno dei principali cambiamenti aveva coinvolto l’abbigliamento formale. L’anacronistica divisa borghese veniva decostruita, rimodellata e inglobata in uno styling urbano, giovane e adatto ai tempi, prestando molta attenzione al fit, che doveva essere più asciutto possibile, per valorizzare il corpo. Per raggiungere l’obiettivo si attingeva al passato, alle linee slim e allungate degli anni Settanta o alla pulizia modernista del decennio precedente.

Prada, uno dei principali punti di riferimento in questo campo, aveva subito fatto della rielaborazione minimalista dei codici Mod un marchio di fabbrica. Non è un caso allora se l’ultima sfilata della griffe sembra proprio ripartire dall’essenzialità, con proposte sartoriali estremamente pulite e dai volumi decisi, declinate in tutte le tonalit  di grigio. Anche il titolo della collezione Let’s Talk About Clothes, sembra richiamare un passato in cui i riflettori erano puntati sugli abiti in passerella e non sui personaggi seduti in prima fila. Va notato che questa è la prima volta che il tailoring è di nuovo protagonista, dopo diverse stagioni di latitanza a causa delle modifiche al nostro stile di vita causate dalle restrizioni dovute alla pandemia. Per questo è ancora più rilevante che, per sottolineare questo ritorno, si decida di ripartire dallo stile di quel momento storico preciso. Se si considera la collezione di Alexander McQueen, per esempio, si riconoscono quelle silhouette iper asciutte che già dagli esordi ne definivano lo stile. Così, per la prossima stagione, Sarah Burton riedita i codici della griffe, aggiornandoli pur conservando l’originale rigore quasi sacerdotale, accentuato dalla palette austera, dal grigio al nero, con delle piccole concessioni a tocchi di bianco.

Anche Antony Vaccarello, intenzionato a mostrare nella nuova collezione Saint Laurent il concetto di eleganza per la sua generazione, attinge all’heritage della maison, con evidenti richiami alla breve epoca in cui Tom Ford era il direttore creativo. Anche qui sono i colori scuri a dominare la scena, declinati su forme sottili e allungate di cappotti in cashmere o pelle, che non possono non richiamare alla memoria Matrix, il colossal del 1999 con Keanu Reeves. Dolce&Gabbana aveva già dato un segnale di ritorno alle origini nella sfilata primavera estate. Non sorprende che per la prossima stagione il brand continui in questa direzione, con una sfilata dal titolo esplicito, Essenza. Ecco che tutti gli eccessi visti negli ultimi anni spariscono, assorbiti da una valanga di nero che esalta gli abiti dai tagli impeccabili e le linee inconfondibili dei cappotti. L’età dell’oro del marchio però non è riconducibile solo ai capi sartoriali. Uno dei suoi meriti è anzi proprio quello di aver da subito aggiunto un tocco di glamour all’abbigliamento maschile, ecco allora la concessione dei ricami con cristalli neri apparire sulla maglieria.

Una delle maison più importanti nel decennio a cavallo del millennio è stata decisamente Gucci. Il marchio, allora appena rivitalizzato da Tom Ford, ha infatti dominato tutto il periodo, grazie alla reinterpretazione del proprio archivio, trainando fra l’altro un certo gusto per il vintage anche nella moda istituzionale. Se si pensa al percorso di Gucci negli ultimi anni è evidente come, nonostante i diversi cambi ai vertici, ci sia stata comunque una certa coerenza. La collezione presentata a gennaio, senza una guida alla direzione creativa, è stata di sicuro un grosso rischio, ma ha dimostrato la solidità delle basi del brand. Dovendo differenziare le proposte dalle ultime stagioni firmate da Alessandro Michele, anche qua si è fatto un lavoro di sottrazione, da cui però sono emersi alcuni particolari che suggeriscono l’appeal retro degli anni leggendari di Tom Ford, le maxi borse femminili, i foulard vintage che decorano i jeans, e i classici mocassini col morsetto in una versione dall’effetto strausato.

milano moda uomo autunno inverno 2023

Da sinistra, Gucci AI23, Dolce&Gabbana AI23
In apertura, la sfilata di Prada AI23

ARTICOLI CORRELATI


Iscriviti alla nostra newsletter
Utilizziamo i nostri cookies, e quelli di terzi, per migliorare la tua esperienza d'acquisto e i nostri servizi analizzando la navigazione dell'utente sul nostro sito web. Se continui a navigare, accetterai l'uso di tali cookies. Per saperne di più, consulta la nostra Politica sui Cookies.