Vincitore del Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia, il nuovo insolito film del regista greco Yorgos Lanthimos strega pubblico e critica lavorando tra racconto fantastico e dramma sociale. Nel cast Emma Stone, Willem Dafoe e Mark Ruffalo
DI DENIS PREVITERA
09 September 2023
Anche quest’anno è Venezia e anche quest’anno il concorso presenta grandi sorprese e inaspettate delusioni. Tra tutti, uno dei nomi maggiormente attesi è sicuramente quello di Yorgos Lanthimos: dopo aver vinto il premio Osella per la miglior sceneggiatura con Alps nel 2011 e il doppio premio Leone d’argento e Coppa volpi per la migliore interpretazione femminile con La favorita nel 2018, il regista greco torna al festival con un film del tutto inaspettato: una commedia, un fantasy, un dramma sociale, una storia bizzarra e stralunata.
Il grande ritorno di Lanthimos al Festival si presenta come un ennesimo rinnovamento. Già con La favorita, infatti, il regista aveva dimostrato di potersi distanziare e trasformare rispetto all’estetica fredda che lo aveva sempre contraddistinto: basta minimalismo scenico e piattezza espositiva, viene lasciato spazio a una messa in scena più elegante e una recitazione performativa. Chiaramente, ciò non significa che vengano meno tutti i tratti distintivi del suo cinema, che per l’appunto continua ad abbondare di inquadrature riprese con obiettivi grandangolari.
Con Poor Things, questo il titolo dell’opera, non soltanto si assiste a una prosecuzione della rinnovata strada iniziata nel 2018, ma Lanthimos rilancia la posta in gioco imboccando un’ennesima direzione. A partire da un bianco e nero retrò che mostra un preludio, un’introduzione agli eventi che verranno, viene presentata la storia di Bella Baxter una giovane donna con degli apparenti problemi mentali che la rendono a tutti gli effetti una bambina. Nel ruolo della protagonista Emma Stone, che torna come protagonista dopo La favorita, pur non presentandosi fisicamente a Venezia causa scioperi che hanno interessato sceneggiatori e attori americani. Ella è in realtà il frutto di un esperimento di un uomo di scienza (Willem Dafoe) estremamente sfigurato: la novella di Frankenstein viene quindi ribaltate in una logica in cui i tratti distintivi del mostro sono applicati al creatore e quelli più umani alla bestia (Bella, nomen omen).
Questa rielaborazione – adattamento dell’omonimo romanzo del 1992 di Alasdair Gray – permette a Lanthimos, inaspettatamente, di confrontarsi con i codici del racconto fantastico, della fiaba e del grottesco, che risultava fino a ora un terreno da lui inesplorato. Il viaggio compiuto da Bella assume i tratti del viaggio di un’eroina alla scoperta di se stessa, del proprio corpo, della propria sessualità. Pur adulta, il suo stato mentale da infante permette di tracciare un’evoluzione che ripercorre le fasi di vita dell’umano: infanzia, adolescenza, età adulta. Bella scopre il piacere del sesso a Lisbona, scopre la sofferenza e l’ingiustizia sociale ad Alessandria, la cultura e la propria indipendenza a Parigi.
Ad accompagnarla in questo percorso c’è il viscido avvocato (Mark Ruffalo) che irrompe come forza destabilizzante nella quotidianità di Bella, veicolo che le permette di prendere in mano la sua vita e abbandonare il focolare domestico. La figura dell’avvocato e amante funge però anche da contrapposizione. È attraverso il rapporto che lei ha con l’uomo che ha la possibilità di comprendere la propria autonomia, la propria indipendenza: sessuale, sociale, mentale. Poor Thing da questo punto di vista è difatti un film estremamente femminista, che delinea una protagonista forse bizzarra, ma portavoce di una rivendicazione femminile a tutto tondo.
Con il suo ultimo film, quindi, Lanthimos oltre a rapportarsi con atmosfere e generi atipici per il suo cinema, imbastisce un film che da una parte riesce a vivere del divertimento proposto al pubblico e dall’altra tenta di assumere una posizione socio-politica chiara e precisa. Tutto questo mette in luce una versatilità che ha permesso al film di essere apprezzato tanto dagli appassionati del suo cinema quanto ai suoi storici detrattori. Previsto per il 25 gennaio 2024 in Italia e distribuito da Disney, Poor Things è quindi un film che non deluderà.