Selezionata tra dieci finaliste, la città di Pesaro ha vinto il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024 grazie a un innovativo progetto dal titolo “La natura della Cultura”.
DI FRANCESCA MASOTTI
04 May 2022
Città Creativa Unesco della Musica e ora anche Capitale della cultura 2024: è il momento di Pesaro, gioiello italiano tutto da scoprire. Tra dieci finaliste – Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU) e Vicenza – la città marchigiana è stata scelta come vincitrice grazie al suo progetto “La natura della Cultura” che pone al centro il rapporto tra arte, ambiente e tecnologia. Un tema che annoda rigenerazione urbana, felicità sociale e green economy. Il dossier di candidatura, che ha coinvolto 250 artisti con oltre 50 idee di sviluppo culturale del territorio, è frutto del lavoro congiunto di tutti i comuni della provincia di Pesaro e Urbino che, con questa vittoria, saranno a turno Capitale Italiana della Cultura 2024. In modo da valorizzare l’intero territorio favorendo l’innovazione, lo sviluppo socio economico e la sostenibilità.
Il cambiamento di Pesaro è in atto già da qualche anno. Nel 2017, infatti, grazie al progetto della Bicipolitana, ha conquistato il titolo di “città più a misura di bicicletta d’Italia”, a pari merito con Bolzano. Una rete di piste ciclabili collega infatti i quartieri e le zone periferiche tra di loro e con il centro. A oggi sono stati realizzati 92 km di pista ciclabile, entro il 2023 si prevede di raggiungere i 100 km con l’obiettivo di realizzare, a lungo termine, complessivamente 180 km di rete ciclabile. Un progetto ambizioso e valido che consente di raggiungere diversi punti della città, dentro e fuori le mura antiche, attraversare in sicurezza strade e quartieri seguendo i percorsi segnalati con numeri e colori diversi, proprio come una vera metropolitana.
Per scoprire i tesori urbani pesaresi in sella alla propria bici il punto di partenza è il lungomare fino al piazzale della Libertà con i due simboli della città: la Sfera Grande dello scultore Arnaldo e l’elegante Villino Ruggeri, splendido esempio di architettura liberty italiana.
Da qui al Palazzo Mosca, il passo è breve. È la sede dei Musei Civici di Pesaro, con un’interessante collezione permanente, sede di mostre al piano terreno e della Sonosfera di David Monacchi. Si tratta di un anfiteatro tecnologico in cui ascoltare in maniera immersiva gli ecosistemi delle foreste primarie equatoriali che il compositore e professore è andato personalmente a registrare in giro per il pianeta. L’obiettivo è far riflettere i visitatori sui cambiamenti climatici in corso. Proseguendo lungo Corso XI Settembre, si arriva al Centro arti visive Pescheria, ex mercato del pesce ospitato in un edificio ottocentesco, oggi spazio espositivo per mostre di arte contemporanea e design.
Girando per il centro storico, è d’obbligo fare tappa in Piazza del Popolo, con la fontana e il rinascimentale Palazzo Ducale, e al Duomo con i mosaici paleocristiani, prima di concludere il viaggio a Pesaro alla volta dei luoghi in onore del suo cittadino più illustre, Gioacchino Rossini. La Casa Natale, trasformata in un museo multimediale, il Conservatorio Rossini e il Museo Nazionale Rossini, aperto nel 2019 con cimeli, spartiti originali, quadri e supporti multimediali che raccontano la straordinaria vita e carriera del grande compositore pesarese, sono tutte tappe da inserire in agenda. Senza scordare il Teatro Rossini, sede del Rossini Opera Festival, un evento che ogni anno nel mese di agosto rende onore al grande musicista e a tutta la città.