DI Antonella Armigero
17 March 2014
Lì dove c’era l’erba ora c’è una città… il verso della canzone raccontava la trasformazione di Milano da città agricola a metropoli. Ora i campi sono completamente scomparsi, ma la necessità di riportare la campagna nel nostro vissuto quotidiano inizia a farsi concreta grazie a progetti che all'inizio potevano sembrare anacronistici. L’idea premiata tra quelle pervenute in occasione del concorso indetto per ridisegnare Piazza Duomo, prevede la realizzazione di due piccoli boschetti laterali e una grande aiuola centrale in grado di ospitare una sequenza di orti di vari livelli, ispirata alla tradizione agricola del territorio. Le graminacee tipiche della Lombardia come l’avena, il segale e l’orzo, ma anche menta, rosmarino e ruta, piante aromatiche diffuse negli orti e nei giardini del Medioevo.
L'ultima volta che il simbolo della città è stato invaso da grano e sementi è stato nel 1940, a seguito della drammatica situazione causata dal conflitto, gli agricoltori trasformarono giardini e piazze in campi coltivati per provvedere in maniera autonoma alla sussistenza dei cittadini. Ovviamente questa volta la rivoluzione verde di Piazza Duomo ha altre finalità: educative e culturali.
I lavori stanno per partire e regaleranno alla città una primavera fiorita e profumata; la piazza cambierà aspetto durante le stagioni, seguendo il ciclo naturale: infatti nei grandi contenitori centrali verranno alternate diverse specie di piante e fiori in modo da poterle apprezzare tutto l’anno. Grazie a cartelli esaurienti e discreti, grandi e piccoli potranno imparare a riconoscere le varie specie piantate, come in una sorta di orto didattico da vivere in maniera istruttiva.
La varietà di alberi scelti per creare i boschetti laterali saranno il carpino bianco, sobrio ed elegante che richiama il giardino ottocentesco, e il clerodendro che deriva dalla tradizione popolare del giardino privato, capace di regalare una fioritura tardo estiva suggestiva e profumata.
Il progetto, assicurano gli organizzatori e i progettisti, sarà a costo zero per l’amministrazione, non richiederà una manutenzione dispendiosa e sarà sostenuto dagli sponsor. Prevedibili i diversi pareri che da sempre animano il dibattito dei cittadini, divisi tra scettici ed entusiasti che non vedono l’ora di vedere una nuova Piazza Duomo, più colorata e viva.
Innegabile la crescente attenzione dimostrata negli ultimi anni dai milanesi per la sostenibilità e l’ecologia, tradotta nei tanti orti urbani sparsi per la città e le numerose iniziative per riportare la campagna con i suoi prodotti e i suoi saperi nel frenetico movimento di una città che non si ferma mai, proiettata verso il futuro ma con un occhio rivolto al passato e alle tradizioni che non devono essere dimenticate.
E voi cosa pensate degli orti in pieno centro città? Che sia l’inizio della trasformazione di Milano in una vera Smart City su esempio europeo?