Ha inaugurato il 10 novembre ad Aosta il nuovo parco archeologico: oltre 6000 anni di storia e reperti perfettamente conservati in un museo avveniristico, a meno di due ore da Milano
DI STEFANO AMPOLLINI
20 November 2023
Era il 1969 quando Marco Mezzena, un giovane militare con la passione per l’archeologia, scoprì nell’area di Saint-Martin-de-Corléans, alle porte di Aosta, alcuni reperti appartenenti all’epoca romana. Fu l’inizio di una ricchissima storia di scavi che dopo oltre 50 anni ha portato all’inaugurazione, lo scorso 10 novembre, del nuovo parco archeologico di Aosta, esteso per quasi un ettaro di terreno scavato mediamente per circa un metro e mezzo in profondità.
All’interno del museo, che fa parte dell’offerta culturale di Valle d’Aosta Heritage, si trova l’area megalitica, una delle più interessanti e ricche d’Europa, che torna ad accogliere il pubblico dopo un’importante operazione di rinnovamento e riallestimento. Il gioiello archeologico di Aosta è unico per molti motivi: l’antichità dei reperti, che partono dal 4200 a.C., il fatto che siano stati mantenuti nella sede del loro ritrovamento, l’avveniristico progetto architettonico del museo e gli allestimenti tecnologicamente all’avanguardia.
Gli appassionati saranno immersi in seimila anni di storia: antichi riti fondativi, tumuli funerari, dolmen e stele di pietra dal profilo umano, ma anche testimonianze dell’epoca romana e altomedievale. Un'esperienza avvolgente ed emozionante, cullata dalle note appena percettibili del Maestro Giovanni Sollima, che ha composto l’identità musicale del sito.
I visitatori avranno la possibilità di ammirare alcune tracce e reperti risalenti al tardo Neolitico, tra cui oltre 40 stele antropomorfe, pozzi e solchi di arature rituali, e soprattutto un dolmen, un monumento funebre in pietra che colpisce per la sua imponenza. In alcune parti sono ancora visibili persino le orme lasciate dai nostri antenati (datate 2200 a.C.). Attraverso l’età del Rame, del Bronzo e infine del Ferro, si giunge ai piani superiori, dedicati ai manufatti e ai resti romani, ben 736, tutti provenienti da quest’area. I reperti più interessanti provengono dalle tombe della necropoli che sorgeva in questo luogo. L’usanza di chiudere nelle tombe gli oggetti destinati all’aldilà ci permette di ammirare oggi autentici tesori perfettamente conservati, tra cui collari e bracciali, ma anche anfore e, in un caso, persino le ceneri del defunto.
Per ultima l’area destinata ai ritrovamenti più recenti, risalenti al Medioevo, che ricollegano questo luogo alla ricchissima storia di questa città incastonata tra le Alpi, un vero e proprio museo a cielo aperto che non smette mai di sorprendere.
Area megalitica di Aosta
Corso Saint-Martin-de-Corléans 11100, Aosta (AO)