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VIAGGIO

Ritorno a Parigi... In Frecciarossa

Da Milano a Parigi (e viceversa) in meno di sette ore di treno. Dal primo aprile 2025 riparte finalmente il collegamento tra le due città in Frecciarossa. Ecco tutte le informazioni e le novità da non perde nella Ville Lumière, da Picasso alla Fondazione Vuitton

DI FRANCESCA MASOTTI

19 February 2025

Dopo l’interruzione del traffico ferroviario nel 2023, a causa di una frana in Val Maurienne che ha reso inagibile il traforo ferroviario del Frejus, tra il Piemonte e la Francia, dal primo aprile 2025 riparte il collegamento Frecciarossa che unisce le due città europee di Milano e Parigi. Nello specifico saranno attive quattro corse giornaliere: due partenze da Parigi alle 7:30 (arrivo alle 14:07) e alle 15:18 (arrivo alle 22:07) e due partenze da Milano alle 6:25 (arrivo alle 13:22) e alle 15:53 (arrivo alle 22:37), per un tempo di percorrenza complessivo di circa sette ore. Le due stazioni di testa sono Parigi Gare de Lyon e Milano Centrale, nel mezzo ci sono più fermate: Lione, Chambéry, Saint-Jean-de-Maurienne, Modane, Oulx e Torino. I biglietti sono già in vendita sul sito di Trenitalia. I prezzi partono da 35 euro in Standard, 55 euro in Business e 199 euro in Executive.

La primavera sarà, dunque, l’occasione ideale per tornare a Parigi. Dopo i Giochi Olimpici dell’anno passato e la riapertura di Notre Dame lo scorso dicembre, vale la pena dedicare qualche giorno ad esplorare la Ville Lumière, scoprire i suoi musei e visitare le nuove mostre. A partire da Louvre Couture, fino al 31 luglio 2025 al Louvre, una delle mostre parigine imperdibili dell’anno. Tra gioielli, bronzi, ceramiche e arazzi del dipartimento Objets d’Art del museo, espone una sessantina di silhouette e accessori di moda contemporanei. Un dialogo tra storia dell’arte e moda, da sempre fonte di ispirazione per i grand designer francesi e un invito a guardare le collezioni classiche del museo con occhi nuovi.

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Il Museo del Louvre. Foto di DAT VO, Unsplash

L’Atelier des Lumières, invece, propone una mostra immersiva dedicata a Pablo Picasso (visitabile fino al 4 gennaio 2026). Dalle Demoiselles d’Avignon a Guernica, le principali opere d’arte del grande pittore spagnolo sono esposte sulle facciate del centro d’arte digitale più famoso d’Europa. Un’occasione per riscoprire la carriera dell’artista e il suo lavoro, osservare le tecniche che hanno influenzato i movimenti artistici del Novecento e analizzare anche il legame del pittore con la capitale francese.

Al Museo d’Orsay, in primavera si va per una mostra imperdibile dedicata alle locandine illustrate che a partire dalla fine del XIX secolo conquistarono grande popolarità a Parigi. Attraverso una selezione di disegni, dipinti, fotografie e oggetti artistici la mostra è l’occasione per fare un viaggio nella Belle Époque.

Figura di spicco nell’arte moderna, l’artista britannico David Hockney è protagonista dal 9 aprile al primo settembre 2025 alla Fondation Louis Vuitton. Tra paesaggi californiani, colline dello Yorkshire e il Pays d’Auge in Normandia, dove vive da qualche anno, una delle mostre più attese dell’anno a Parigi ripercorrerà il cammino dell’artista, con un focus particolare sui suoi ultimi venticinque anni di carriera.

Visitare il Centre Pompidou prima che chiuda per ristrutturazione

La primavera 2025 è l’ultima chiamata per visitare il Centre Pompidou, e le sue incredibili mostre, prima che chiuda per lunghi lavori di ristrutturazione (riaprirà i battenti nel 2030). Fino al 26 maggio, il polo di arte contemporanea più importante di Francia rende omaggio a Suzanne Valadon, prima musa di artisti come Auguste Renoir e Henri de Toulouse Lautrec, poi artista affermata (è stata la prima donna a dipingere un nudo maschile frontale di grande formato). Dal 19 marzo al 30 giugno, infine, la mostra Paris Noir invita a scoprire l’arte moderna e post moderna da una prospettiva diversa: quella degli artisti afrodiscendenti. Il percorso della visita dipinge il ritratto di una città cosmopolita, ricca di influenze diverse, dove le questioni identitarie, le lotte sociali e anticoloniali trovano risonanza.

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Il Centre Pompidou. Foto di Tom Podmore, Unsplash
In apertura, i tetti di Parigi. Foto di Francisco Mamani, Unsplash

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