Loading...

VIAGGIO

Mantova a portata di weekend

Fino al 7 giugno la città lombarda si anima con il progetto culturale Mantovarchitettura, dedicato agli appassionati di cultura del progetto. Un’ottima occasione per fare un salto in questo angolo di Italia, tra palazzi d’epoca, ristoranti di cucina tipica e, a un passo, l’aperta campagna

DI MARZIA NICOLINI

07 May 2024

Chi scrive questo articolo ha radici mantovane, quindi è di parte. Meglio ammetterlo subito. D’altronde, avendo un padre nato a Mantova, so anche quali sono i lati negativi della città lombarda, a partire dal clima insopportabilmente afoso e senza un filo di vento durante i mesi estivi, senza contare le zanzare (data la vicinanza all’acqua). Ciò detto, Mantova è quel che si dice un gioiellino, tra architetture di pregio ottimamente conservate, una dimensione a misura d’uomo e la campagna a un passo. Dal 7 maggio fino al 7 giugno la città dei Gonzaga, famiglia nobile che governò la città dal XV al XVII secolo, accrescendone lo splendore artistico, ospita Mantovarchitettura, progetto culturale ideato e organizzato dal Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano. L’iniziativa propone un ricco programma di mostre, workshop, convegni e incontri con i protagonisti della cultura architettonica internazionale, trasformando Mantova in una vivace e ispirazionale Capitale dell’Architettura. Un’occasione in più per organizzare una visita.

Gli indirizzi culturali da non perdere

Arte e architettura la fanno da padrone. Adagiata sulle rive dei tre laghi creati dal fiume Mincio, Mantova porta nei suoi edifici e nelle sue strade l’inconfondibile e raffinata impronta dei Gonzaga, i quali incaricarono i più grandi progettisti e artisti del passato per dar vita a opere senza tempo. Ne è un esempio Palazzo Te, immerso nel verde e situato appena oltre i confini urbani. Concepita dall’architetto e pittore Giulio Romano come villa di svago, nacque a metà 500 dalla volontà di Federico II di Gonzaga e conserva, al suo interno, affreschi di rara bellezza (vedi la Camera di Amore e Psiche e la Sala dei Giganti).

mantova, palazzo te, amore e psiche

Giulio Romano e allievi, Venere alla guida di un carro indica Psiche ad Amore. Camera di Amore e Psiche (1527), Mantova, Palazzo Te. Foto di Gianmaria Pontiroli

Tra i tesori artistico-architettonici di Mantova va indubbiamente citato l’imponente Palazzo Ducale, per secoli residenza ufficiale dei Gonzaga. Anche in questo caso un tour è d’obbligo: affreschi, cortili decorati e giardini rinascimentali, in un viaggio indietro nel tempo. Meno nota ai turisti, la Casa del Mantegna: assoldato dai Gonzaga, il grande artista Andrea Mantegna (1431-1596) ha vissuto a lungo nella città lombarda e la sua abitazione – costruita da lui stesso – conserva intatto tutto il suo fascino. Con i suoi porticati e le facciate colorate degli edifici, Piazza delle Erbe rappresenta il cuore della città (da sempre: qui si svolgevano tutti i commerci e gli scambi). Sempre per la serie “rifarsi gli occhi”, ammirate la Rotonda di San Lorenzo, antica chiesa risalente al periodo longobardo. Se desiderate immergervi nella natura, invece, vi basterà dirigervi verso il vicino Parco del Mincio, attraversato dal fiume e da una tranquilla area verdeggiante dove passeggiare e fare birdwatching.

Mantova in versione leisure: dove mangiare e dormire

Se vi piace l’idea di soggiornare in una struttura d’epoca, potete prenotare una stanza a Casa San Domenico, B&B in un’affascinante dimora del Settecento a pochi passi da Piazza delle Erbe e Palazzo Ducale. Dimensioni mini (conta 11 camere) e tanta privacy al Broletto Hotel, albergo boutique a misura di design lover, in pieno centro. Atmosfera raffinata senza ostentazione, filosofia pet friendly e una prima colazione che resta nel cuore. Ecco, parliamo di cibo, perché a Mantova si mangia (molto) bene. Tortelli di zucca, salamelle di maiale e torta sbrisolona sono i grandi classici local assolutamente da gustare. Su che ristorante orientarsi? Resta valida l’opzione di bighellonare per le vie del centro e lasciarsi liberamente ispirare guardando dall’esterno i locali e dando una sbirciata ai menu. Se cercate qualche dritta, segnatevi questo nome: La Cucina, ambientazione minimal, brigata giovane e affiatata, la promessa di un viaggio nella migliore tradizione culinaria mantovana, con proposte di piatti legati alla stagione in corso. Colazione o merenda con dolci e caffè da Caravatti, bar-pasticceria nel centro della città estense, attivo dal 1865 e sempre amatissimo. Buona esplorazione. 

ristorante La cucina, Mantova

Ristorante La Cucina

Informazioni 

Mantovarchitettura XI Edizione
Dal 7 maggio al 7 giugno 2024
Il programma completo delle attività è disponibile sul sito ufficiale

 

In apertura, Palazzo Te, facciata sulle Peschiere. Foto di Gianmaria Pontiroli. Courtesy Fondazione Palazzo Te

ARTICOLI CORRELATI


Iscriviti alla nostra newsletter
Utilizziamo i nostri cookies, e quelli di terzi, per migliorare la tua esperienza d'acquisto e i nostri servizi analizzando la navigazione dell'utente sul nostro sito web. Se continui a navigare, accetterai l'uso di tali cookies. Per saperne di più, consulta la nostra Politica sui Cookies.