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VIAGGIO

Riscoprire se stessi viaggiando da soli

Sono sempre di più i viaggiatori che decidono di viaggiare in solitaria per svariate ragioni: ricercare esperienze totalizzanti, riconnettersi con se stessi, mettere in discussione i propri limiti, ad esempio. Ecco cosa sapere prima di partire da soli

DI FRANCESCA MASOTTI

23 August 2024

Dal desiderio di libertà e indipendenza, alla ricerca di sé stessi fino all’occasione di fare nuove esperienze e nuove amicizie. Sei persone su dieci vogliono andare in vacanza da soli. A rivelarlo è stata una recente indagine di WeRoad, la più grande community di viaggiatori d’Europa. Anche la BBC, Airbnb e TikTok, dove l’hashtag #solotravel ha registrato un aumento di quasi dieci volte tra gli utenti negli ultimi quattro anni, hanno confermato che il viaggio in solitaria è un vero e proprio fenomeno. Chi pensa che partire da soli sia malinconico si sbaglia: è l’occasione per fare esperienze più profonde e immersive, dare valore al singolo istante e dedicarsi al proprio benessere. È una tipologia di vacanza che consente di ottenere soddisfazioni personali, di riconnettersi con la parte più genuina di sé stessi e staccare la spina dal quotidiano con l’obiettivo di riscoprirsi.

I viaggi in solitaria, dunque, sono l’occasione per ritrovare sé stessi, aumentare la propria fiducia e accrescere l’autostima. Insomma, un’esperienza che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita per crescere e maturare. Prima di partire, occorre effettuare una ricerca approfondita dei luoghi che si andranno a visitare, studiarne a grandi linee le caratteristiche e scegliere la zona migliore dove sistemarsi durante il viaggio. Sono privilegiate le località sicure e le strutture centrali, per evitare di ricorrere ai mezzi pubblici per gli spostamenti (specie serali).

I Paesi migliori per i solo travellers

Da tenere sotto controllo è l’annuale Global Peace Index che analizza una serie di fattori che concorrono a stilare la classifica degli Stati considerati più sicuri. Destinazioni che, per svariati motivi – assenza di guerre e tensioni internazionali, micro criminalità bassa e stabilità politica, tra le altre – attirano i turisti, specie quelli in solitaria. La palma d’oro la detiene l’Islanda che, non a caso, è tra le destinazioni favorite dai solo travellers. Segue la Danimarca, mentre l’Irlanda chiude il podio. Anche Austria, Slovenia e Svizzera sono particolarmente apprezzate. Tra le mete più gettonate il Portogallo, grazie al suo clima mite, alle dimensioni contenute e alla bassa micro criminalità. Fuori dall’Europa? Nuova Zelanda, Singapore e Giappone, che colpisce per la sua sicurezza e per le esperienze culturali e gastronomiche, sono le mete migliori. 

Pensare a sé stessi

Anche in termini pratici, partire da soli ha innumerevoli vantaggi. La possibilità di fare ciò che si vuole senza doversi adattare ai gusti e ai desideri degli altri è sicuramente il primo. Pianificare l’itinerario, il budget e il programma di viaggio a proprio piacimento ed eventualmente modificarlo in itinere, senza dover scendere a compromessi con gli altri viaggiatori, è ciò che rende speciali i solo travels. Viaggiare con sé stessi è inoltre una bella occasione per fare amicizia con nuove persone. Ma anche con la gente del posto e immergersi più approfonditamente nella cultura locale.  

viaggiare da soli, pexels-bazil-elias

Foto di Bazil Elias, Pexels
In apertura foto di Rachel Claire, Pexels 

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