In attesa di sapere se la candidatura della navigazione con vela latina e vela al terzo come Patrimonio UNESCO troverà risposta affermativa, il Porto Canale Leonardesco di Cesenatico resta una chicca artistica, architettonica, nautica e urbanistica nota soltanto a pochi
DI MARZIA NICOLINI
23 July 2025
Non solo riviera, movida, discoteche e maxi spiagge attrezzate per grandi e piccini. La Romagna custodisce un tesoro noto a pochi, attualmente candidato a diventare Patrimonio UNESCO. Parliamo di Cesenatico e, in particolare, della sua affascinante “mini Venezia”. La cittadina di mare, infatti, custodisce come un tesoro il suo Porto Canale Leonardesco, il cui tratto più interno porta la firma di Leonardo Da Vinci. Il genio toscano venne chiamato qui nel 1502 da Cesare Borgia per apportare interventi migliorativi all’approdo preesistente. E, ovviamente, finì col dar vita a un capolavoro di urbanistica, ingegeneria e architettura. Che ancora oggi ospita imbarcazioni storiche, custodi silenziose di gloriose traversate in mare aperto.
Oggi museo nautico a cielo aperto, il Porto Canale Leonardesco è anche e soprattutto la passeggiata perfetta per scoprire Cesenatico e i suoi elementi architettonici storici più affascinanti, da piazza Pisacane con il monumento a Giuseppe Garibaldi alla pescheria più antica (in perfetto stile Liberty, risale al 1800). Tutt’attorno, una miriade di localini che suonano musica e propongono drink, cui si affiancano osterie tipiche e ristoranti gourmet dal menù più contemporaneo. Il fatto che oggi il Porto Canale sia in lizza per essere riconosciuto patrimonio UNESCO rende incredibilmente orgogliosi i locali, specie chi da sempre si occupa di turismo e valorizzazione del territorio. Come ricorda Giuseppe Ricci, romagnolo doc, proprietario dei Ricci Hotels: «È un desiderio che si avvera. Abbiamo lavorato per anni per conquistare questa candidatura e al Comune di Cesenatico va il merito di aver investito in progetti per valorizzare l’identità del nostro territorio e le sue tradizioni, a partire da quella marinara, antichissima e ancora molto viva. Ad esempio il nostro Museo della Marineria è uno dei musei italiani più visitati dalle scolaresche».
Il Porto Canale Leonardesco è uno dei tanti luoghi segreti di Cesenatico e dintorni che vale la pena visitare e scoprire, allargando la visione del turismo in Romagna. Sempre grazie alla guida del local Ricci, scopriamo che non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tra i tesori di Cesenatico va citata l’ottocentesca Piazza delle Conserve, al cui centro si trova ancora la ghiacciaia storica, un profondo pozzo per la conservazione del pesce e degli alimenti, che tutte le mattine ospita il Mercatino dei Produttori.
Il fatto che Cesenatico goda di una posizione strategica, situato com’è al centro della Riviera romagnola, fa sì che da qui si possano organizzare moltissime gite. Ad esempio soli 15 km la separano dai mosaici di Ravenna e dalla vivacità di Rimini, mentre in 7 km si è già sulle verdeggianti colline che circondano Cesena, paradiso per chi ama la natura e il muoversi in bicicletta. È proprio qui che, ogni giorno, si allenava Pantani, tra saliscendi, paesini tranquilli e scorci sul mare. Neanche a dirlo, la costa è un’attrattiva per tutti: spiagge attrezzate, spiagge libere e un mare azzurro e accessibile, da godere fino a ottobre inoltrato. Quando il turismo rallenta, il caldo si smorza e la Riviera torna al suo ritmo naturale, lento e dolce.