Loading...

STILI

Un gradito ritorno sulle passerelle

Prima o poi doveva succedere. Dopo anni di oblio le cravatte ricompaiono nelle sfilate per riguadagnare lo status di accessorio principe dello stile maschile. Non più un obbligo, ma una scelta estetica precisa, in versione classica o rielaborata nei volumi e nelle decorazioni

DI GIULIANO DEIDDA

24 October 2025

È l’elemento dello stile maschile che è stato più penalizzato prima dal lockdown e successivamente dallo smart working. Ora che sono passati cinque anni da quel momento surreale che ha modificato le nostre abitudini, incluse quelle del vestire, le cravatte sono tornate a essere protagoniste in passerella, ma con un’accezione diversa. Si sono rivelate infatti uno degli elementi chiave delle collezioni maschili per la primavera estate 2026, presentate lo scorso giugno tra Firenze, Milano e Parigi. La novità è che quest’accessorio tradizionalmente simbolo della rigidità del dress code da lavoro, è protagonista di una stagione che fa della libertà e dell’azzeramento delle barriere tra formale e casual la pro- pria bandiera. Riemerge quindi nella sua accezione più dandy, come ornamento parte di una scelta stilistica, in versione classica o rielaborata nei volumi e nelle decorazioni. Le abbiamo viste infatti sfilare sia in contesti di sublimazione dell’eleganza classica che in outfit decisamente street.

Questa dicotomia è stata espressa molto chiaramente sulla passerella di AWGE, la collezione dell’agenzia creativa di A$AP Rocky. Intitolata Obligatory Fashion, la sfilata, ambientata in una chiesa protestante a Parigi, si è proposta come un’esplorazione di come la moda si sia evoluta da scelta personale a obbligo sociale e uniforme. Hanno così sfilato versioni distorte di capi classici, caratterizzati da silhouette oversize, spalle scese e dettagli eccessivi, stampe ironiche e colori fluo. Anche le cravatte sono xxl, stravaganti ma anche classiche, diventano il simbolo di un nuovo tipo di eleganza ibrida, che mette insieme rigore e sfrontatezza. L’ispirazione dello styling di alcune passerelle sembra il momento in cui, nei distretti finanziari di tutto il mondo, a termine della giornata la- vorativa gli uomini d’affari allentano la cravatta. Junya Watanabe Man estremizza quel gesto trasformandolo in un’affermazione di stile, mettendone insieme più di una, tutte con il nodo molto lento, in modo da ondeggiare su una camicia oversize portata fuori da pantaloni altrettanto morbidi. In effetti è l’operazione inversa quella più efficace, ovvero quella di incorporare con consapevolezza la cravatta in un look casual. Per il suo debutto alla direzione creativa della linea uomo di Dior, Jonathan Anderson ha costruito in questo modo una nuova idea di formale, filtrato dalla spontaneità tipica della gioventù. Per il designer nordirlandese la chiave sta nel trovare piacere nell’arte di vestire. Così è riuscito a dare nuova vita a pezzi storici dell’eleganza maschile, come il Donegal tweed, il frac, la cappa, i gilet del XVIII e XIX secolo e le cravatte regimental.

SS26

Da sinistra. Dolce&Gabbana primavera estate 2026 e Dior primavera estate 2026

Queste ultime sono del resto l’accessorio ideale dare il giusto smalto alla predominante eleganza rilassata. Per questo sono molto presenti anche nella collezione di Dolce&Gabbana, che porta il tema del relax al livello estremo, adottando il pigiama come capo principe della stagione. Il brand ha nel DNA fin dagli anni Novanta questo gusto per l’utilizzo dell’abbigliamento indoor e perfino intimo come pezzo forte degli outfit quotidiani. Presentato in una classica declinazione in jacquard di cotone leggero, caratterizzato da righe verticali in differenti dimensioni, il pigiama si presta così a giochi di sovrapposizioni, con contrasti di colore. Eccolo sotto ampi cardigan in maglia e perfino giacche doppiopetto, con cravatte regimental e a pois. Anche Paul Smith, come nel suo stile, ha giocato con i contrasti. La sfilata, ambientata per la prima volta nello spazio del brand a Milano, ha tracciato infatti un percorso attraverso la storia personale dei suoi viaggi, fatto di colori, stampe e tessuti. Sono protagonisti in particolare i collage, realizzati a mano appositamente per la collezione, e poi stampati su camicie e cravatte abbinate, una tecnica che lo stilista inglese utilizza da sempre. Va sottolineato che questi collage includono frammenti di fotografie scattate da Paul stesso, che ama cogliere in questo modo dettagli inusuali. Quella di Simon Holloway, direttore creativo di Dunhill, è una modalità diversa, forse più tradizionale, di attualizzazione e modernizzazione dei canoni dell’eleganza maschile. Il designer mette insieme due punti fermi dell’estetica britannica, i tradizionali dress code dell’aristocrazia inglese e certe icone rock che hanno fatto dello stile un mezzo per co- municare la loro ribellione. Per intenderci, un mix tra la famiglia reale e personaggi come Bryan Ferry e Charlie Watts. Il risultato è un guardaroba decisamente dandy, dall’eleganza in tensione. Si tratta di uno stile formale disfatto, quasi sfacciato. L’uso dei colori in questo contesto è coraggioso, con cravatte a righe audaci abbinate a giacche Madras dai toni accesi. All’opposto, la tavolozza scelta da Giorgio Armani è soft e di ispirazione me- diterranea, come da tradizione. La collezione armonizza elementi apparentemente dissonanti, città e vacanza, occidente e oriente, sud e nord. Del resto, la sintesi tra formale e casual è stata fin da subito alla base della visione dell’appena scomparso re della moda italiana. Filo conduttore è la tipica leggerezza di materiali e costruzioni delle silhouette, le giacche doppiopetto con colli a scialle, abbottonature basse e lunghezze abbreviate, portate su pantaloni ampi, con le pinces a goccia, che cadono morbidi su desert boots in suede. L’ultimo tocco è naturalmente la cravatta dal pattern geometrico, né larga né stretta, perfettamente annodata e, naturalmente tono su tono.

SS26 2

Da sinistra. Dunhill primavera estate 2026 e Junya Watanabe Man primavera estate 2026

 

In apertura. AWGE primavera estate 2026

ARTICOLI CORRELATI


Iscriviti alla nostra newsletter
Utilizziamo i nostri cookies, e quelli di terzi, per migliorare la tua esperienza d'acquisto e i nostri servizi analizzando la navigazione dell'utente sul nostro sito web. Se continui a navigare, accetterai l'uso di tali cookies. Per saperne di più, consulta la nostra Politica sui Cookies.