Il lusso incontra l’activewear nelle collezioni di Rewoolution, grazie agli esclusivi tessuti Reda Active in lana merino, sviluppati dallo storico lanificio. Ci parla di questa rivoluzione discreta Francesco Botto Poala, CEO del brand e chairman del Gruppo
DI GIULIANO DEIDDA
14 October 2024
Dietro al brand c’è il Gruppo Reda, che di per sé è un produttore che fa la differenza. Utilizziamo le materie prime che di solito si usano per i tessuti degli abiti. Parliamo di fibra di lana merino di 17 micron e mezzo, la cui finezza è il segreto che permette di realizzare dei tessuti piacevoli sulla pelle, che non pungono, per intenderci. A monte c’è l’esperienza di un lanificio con una storia di oltre 150 anni. I tessuti che realizziamo per la collezione Rewoolution non sembrano nemmeno di lana al tatto, tanto sono morbidi e confortevoli. Si tratta inoltre di materiali tracciabili. La lana proviene solo da allevamenti in Nuova Zelanda, dove noi stessi possediamo tre fattorie, dotati di tutti i certificati disponibili. Naturalmente, la produzione è tutta made in Italy, valore per noi estremamente importante. Crediamo sia fondamentale sostenere la filiera nostrana, anche solo per orgoglio nazionale. Non siamo stati i primi a utilizzare la lana nell’activewear, ma abbiamo questo valore aggiunto, oltre a un lanificio ricco di certificazioni alle spalle. Da Reda si è affrontato il tema della sostenibilità già nel 2002, in maniera estremamente realistica. Il punto è quello di ridurre l’impatto di quello che fai il più possibile. La lana, per esempio, necessita di minori quantità d’acqua per i lavaggi, rispetto anche al cotone.
Utilizziamo solo i velli, si tratta quindi di una fibra lunga, il che vuol dire per esempio che i tessuti non avranno problemi di pilling. Inoltre, maggiore è la lunghezza della fibra, maggiore la sua elasticità. Non usiamo l’elastane per i nostri tessuti, preferiamo ottenere lo stesso effetto attraverso tecniche di costruzione e finissaggio utilizzando la fibra pura. Ci sono due tessuti in particolare di cui siamo estremamente orgogliosi, il piquet e il mesh in pura lana, realizzabili solo con una materia prima eccellente.
Siamo partiti dall’active dodici anni fa, un segmento in cui il costo della lana è tre volte superiore a quello delle fibre sintetiche più frequentemente utilizzate. Negli ultimi tre anni abbiamo iniziato a orientarci in modo più trasversale. Presidiamo anche un mondo di sportivi non professionisti, fatto di persone che attribuiscono al comfort un valore aggiunto. Per questo stiamo ampliando parecchio la parte di collezione dedicata alla quotidianità. I nostri sono prodotti che possono essere utilizzati prima e dopo lo sport. Sono studiati per star bene con se stessi e con il proprio corpo. Quando indossi la lana, se sudi non puzzi, giusto per non usare giri di parole.
Alla Core Collection, composta di capi active essenziali e tendenzialmente continuativi, abbiamo affiancato la collezione stagionale Limited Edition, dedicata a Otamatapaio Station 1993, una delle fattorie di proprietà di Reda da trentun anni in Nuova Zelanda. Si tratta di un modo per raccontare questa storia, fatta di conoscenza della materia prima e delle problematiche legate all’allevamento. I capi di questa linea sono diversi, con una più marcata attenzione allo stile. Per la primavera estate 2025 abbiamo unito alla lana un filato in cashmere. Si tratta della prima volta che la fibra pregiata è utilizzata per tessuti dedicati a questo segmento. Abbiamo realizzato camicie, polo e felpe, caratterizzate da un ulteriore mano di morbidezza, soprattutto per la parte everyday.
Il Paese che ci sta dando maggiori soddisfazioni è la Svizzera, dove il brand è posizionato in alto. In Italia è più di nicchia, si tratta di punti vendita estremamente active o boutique di lusso. Abbiamo appena ristrutturato la rete degli agenti e devo dire che stiamo riscontrando una discreta crescita. Curiosamente, anche in Germania andiamo molto bene, pur non avendo punti vendita, passa tutto attraverso il nostro e-commerce. Ora stiamo puntando su Francia e Spagna.
Stiamo già lavorando alla collezione autunno inverno 2025. Abbiamo coinvolto Maria Teresa Castelli, designer con un background in diversi brand di sportwear di alto profilo, per aggiungere una cifra stilistica più decisa a Rewoolution, soprattutto per quanto riguarda la Limited Edition. Poi, come accennato, stiamo lavorando per implementare la distribuzione, con nuovi agenti in Italia e in Europa.
L’intervista a Francesco Botto Poala è stata pubblicata su Club Milano 72