Le proposte rivoluzionarie di KoRo per il settore food, approdate in Italia da pochissimo tempo, sono già una realtà consolidata. Ce ne parla Davide Carenzi, country manager Italia dell’innovativo progetto nato a Berlino quindici anni fa, oggi leader del segmento snack e creme spalmabili
DI GIULIANO DEIDDA
20 October 2025
 
									In effetti il mio è stato un percorso inusuale. Ho studiato medicina per tre anni e contemporaneamente lavoravo nel 118. Mi sono però reso conto che quella non era la mia strada. Mi sono buttato sullo sport, ho iniziato a giocare a tennis e a gestire delle strutture sportive. Successivamente ho studiato business management e ho cofondato una startup di skincare. Dopo aver maturato esperienza in quel campo sono entrato da Neulabs, un aggregatore di startup. Sono poi diventato General Manager di CiboCrudo, un brand omnicanale italiano del segmento biologico, ottenendo in un anno buoni risultati. A quel punto sono stato contattato da KoRo, che cercava qualcuno per l’Italia. Dopo un anno e mezzo sono ancora qui.
KoRo nasce più di dieci anni fa a Berlino come startup e negli ultimi tre quattro anni è diventata leader del settore nell’area creme spalmabili. Questo è un momento di espansione sui diversi mercati europei, a partire da Italia e Francia, dove sta crescendo tanto. La sua peculiarità è stata proprio quella di passare da startup a player in pochissimo tempo. L’approccio di KoRo è molto giovane, a partire dal focus sulla sostenibilità.
Il mio ruolo è principalmente quello di gestire il mercato italiano a 360°. KoRo è principalmente un e-commerce, la maggior parte del fatturato arriva dall’inline. In Germania però è ormai presente in numerosi supermercati, in quasi tutti a dire il vero. Abbiamo intrapreso lo stesso percorso qui. Di conseguenza il mio primo focus è l’e-commerce, che sta crescendo tanto, ma stiamo sviluppando anche il retail. I nostri prodotti sono sugli scaffali di Esselunga, Conad e To.Market, tra gli altri, e stiamo continuando a espanderci. C’è un team di account manager. Io coordino la strategia a 360°. Fanno parte della strategia le collaborazioni, per esempio come la la crema al banana bread bio in collaborazione con l’influencer Cucina Botanica, o la linea di prodotti appena lanciata insieme a Bebe Vio Grandis, di cui una parte dei proventi sarà devoluta all’associazione art4sport per sostenere l’inclusione attraverso lo sport.
Siamo profondamente orgogliosi di questo progetto e che un'atleta del calibro di Bebe abbia scelto di rappresentare KoRo in Italia. Questo incontro nasce da un’affinità reale fra i nostri valori, e ci teniamo a costruire qualcosa di significativo e duraturo, da qui nasce la volontà di supportare le attività e progetti futuri dell’associazione art4sport. Questo progetto rappresenta per KoRo la chiara volontà di diventare un punto di riferimento per i consumatori italiani, e ci teniamo a farlo puntando sui valori paralimpici e l'inclusione attraverso lo sport.
Rispecchia pienamente il brand, dandogli un punto di riferimento fisico. KoRo è un marchio omnichannel e questo è il luogo perfetto per far provare i nostri prodotti. Lo stile rispetta la visual identity degli altri café del marchio. Naturalmente però i menu sono localizzati per così dire. Questo vale sia per le preparazioni fatte internamente che per la pasticceria, rigorosamente vegana.
Sicuramente le creme spalmabili, come quella cioccolato e nocciola crunchy, con pezzi di nocciola e cerali proteici, o quella al cioccolato vegan, più salutare. La forza di questi prodotti è di essere altrettanto gustosi di quelli classici, ma più sani.
