Per il suo primo concerto del 18 giugno 2025 allo Stadio San Siro di Milano, Elisa si è impegnata attivamente per ridurre l’impatto ambientale, sostenuta in questo progetto dal Comune. Vigilia di un concerto green ed etico
DI MARZIA NICOLINI
17 June 2025
“Insieme al mio team e al Comune di Milano e gli organizzatori abbiamo fatto tutti un grande lavoro per far sì che questo concerto fosse il più sostenibile possibile”, ha raccontato sul suo account Instagram Elisa, ai posti di partenza per l’attesissimo concerto a San Siro del 18 giugno. La cantautrice, 47 anni, ha voluto rendere il suo primo live nell’iconico stadio milanese il più possibile planet friendly. “Perché noi siamo aria, siamo acqua, siamo terra. Noi siamo Uno”, ha sottolineato Elisa, per la quale fare musica coincide con un impegno etico a tutta concretezza.
In primis per alimentare palco, luci e backline verrà utilizzato biofuel HVO di seconda generazione, ricavato da scarti agricoli e materie residue, che promette di abbattere fino al 70% delle emissioni rispetto al gasolio tradizionale. È la prima volta che uno stadio sarà “spinto” da questa tecnologia. In sinergia con il Comune di Milano e Trenord, inoltre, il concerto di Elisa sarà supportato da potenziamenti nel trasporto pubblico, incentivi a bike-sharing e corsie dedicate alle bici. L’Università di Genova e aziende come Tetis e JustOnEarth cureranno il calcolo in tempo reale della carbon footprint dell’evento, supportate da intelligenza artificiale.
Il progetto green di Elisa non si esaurisce con il concerto di San Siro, ma guarda al futuro. Con Comune di Milano, Fondazione Cariplo, Fondazione di Comunità Milano e Music Innovation Hub, Elisa promuove la creazione di Plantasia-Parco Sonoro: 40.000 metri quadrati di una ex cava in via Quarenghi trasformati in bosco urbano fitobonificato, dove la musica verrà diffusa tra le piante per favorirne la crescita. Il valore dell’iniziativa è stimato intorno al milione di euro, finanziato da fondi pubblici, crowdfunding e piattaforma For Funding di Intesa Sanpaolo.
Non finisce qui: ambasciatrice ONU per gli SDG dal 2022 e tra le promotrici in Italia del “Protocollo live sostenibili”, Elisa ha dichiaratamente voluto un messaggio forte: l’arte come motore per azioni concrete, non simboliche. Con le istituzioni ha creato un modello ESG (Environmental, Social, and Governance) applicato agli eventi dal vivo, con l’obiettivo di abbassare i costi ambientali e far sì che questo approccio diventi la norma. Cosa aspettarsi? Un evento di grande musica live, ma anche e soprattutto un esperimento tangibile di sostenibilità. E un esempio virtuoso tutto da imitare.