Con la recente presentazione della Guida Michelin 2024 il panorama dei ristoranti fine dining milanesi cambia. Tra nuove assegnazioni, riconferme e battute d’arresto, in un fermento di stelle come non si vedeva da tempo
DI SIMONE ZENI
18 November 2023
Annunciate le nuove stelle Michelin italiane che, con l’edizione 2024 della guida, entreranno a far parte dell’olimpo della ristorazione nostrana. La Rossa è stata particolarmente generosa con Milano quest’anno, conferendo al capoluogo lombardo un fascino ancora maggiore di cui potranno godere gli amanti dell’alta cucina. Ma, tra tanti riconoscimenti assegnati, c’è anche chi la stella l’ha persa. Facciamo il punto sulla Guida Michelin Italia 2024 e sul panorama dell’alta cucina meneghina.
Verso Ristorante passa da zero a due stelle in meno di un anno. Il ristorante di Piazza Duomo si caratterizza soprattutto per il suo scenografico chef’s table e vede in cucina i talentuosi chef Mario e Remo Capitaneo. Forti di esperienze con Andrea Berton, Carlo Cracco, Enrico Crippa, nel 2019 hanno festeggiato la terza stella Michelin nelle cucine di Enrico Bartolini al Mudec.
Andrea Aprea, tra gli chef più stimati dell’alta cucina italiana, torna a quota due stelle. Dopo aver preso la prima 2023, a pochi mesi dall’apertura del ristorante che porta il suo nome, all’ultimo piano della Fondazione Luigi Rovati, ora Aprea mette a segno la seconda Michelin.
Horto Restaurant, progetto di Norbert Niederkofler a Milano, ha permesso al giovane Alberto Toè di dimostrare tutto il suo talento. Lo conferma la prima stella Michelin ricevuta, che premia questa cucina leggera e dai sapori equilibrati in cui anche gli apparenti contrasti sono azzeccati. Qui la sostenibilità è un principio fondamentale, come dimostra il secondo riconoscimento che la guida gastronomica ha assegnato al locale: la Stella Verde.
Con grande sorpresa per il pubblico gourmet milanese, perde una stella (ne aveva due) Il Luogo di Aimo e Nadia. Il ristorante, in zona Primaticcio, rimane pioniere e testimone contemporaneo dell’alta cucina italiana, portata avanti dagli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani. Perde inoltre la sua unica stella Tano Passami l’Olio, altra storica insegna dell’alta cucina milanese dello chef Tano Simonato.
Nessun nuovo Bib Gourmand per il centro città. Per trovare la new entry più vicina, nella selezione che Michelin stila dei locali con un equo rapporto tra qualità e prezzo, dobbiamo spostarci a Rho, dove ha sede Mezzolitro Vini e Cucina.