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CITTÀ

Open House 2025, Milano porte aperte

Torna l’evento Open House Milano. Nelle giornate del 17 e del 18 maggio sarà possibile riscoprire l’architettura della città, ma anche i luoghi rilevanti per l’interiors, opere di riqualificazione urbana e molto altro in un caleidoscopio tour progettuale

DI MARZIA NICOLINI

13 May 2025

Dieci anni di architetture svelate, storie condivise e spazi riaperti. Open House Milano celebra il suo primo decennio con un’edizione speciale che mette al centro la relazione tra città, architettura e cittadini. Sabato 17 e domenica 18 maggio 2025, Milano si trasforma in un grande museo urbano diffuso, aprendo al pubblico oltre 100 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti, sparsi tra centro e periferie. Palazzi storici, studi d’architettura, ex aree industriali riconvertite, musei d’impresa, giardini nascosti, tetti panoramici, stazioni della metropolitana mai completate: ogni spazio è l’occasione per scoprire un volto inedito della città. L’iniziativa, completamente gratuita, è promossa da un’associazione culturale indipendente e si fonda sul volontariato e sulla condivisione del sapere urbano. L’obiettivo? Favorire la partecipazione attiva e stimolare nuovi sguardi sulla Milano che cambia.

Architetture che raccontano (e sorprendono)

Tra le tappe imperdibili di quest’edizione spicca Monte Rosa 91, il grande complesso progettato dal Renzo Piano Building Workshop e recentemente trasformato in campus urbano grazie al nuovo Parco della Luce: 10.000 metri quadri di verde pubblico con installazioni artistiche e opere luminose, aperto per la prima volta con visita guidata.

Altrettanto visionario il Bicocca Superlab, innovativo spazio polifunzionale con facciata in gomma trasparente riciclabile – un unicum in Europa – pensato per la didattica, l’innovazione e la ricerca.

Gli amanti dell’architettura razionalista potranno varcare la soglia di Casa Rustici, capolavoro anni Trenta firmato Terragni e Lingeri, oggi residenza privata, aperta eccezionalmente con visite guidate a numero chiuso.

E ancora: il backstage dell’Archivio Storico di Fondazione Fiera Milano, la torre di controllo ENAV di Linate, il deposito segreto ATM di Teodosio con i suoi tram storici, le gallerie del metrò incompiute sotto Sant’Ambrogio. Ogni visita è l’occasione per scoprire non solo gli spazi, ma le visioni, i racconti e le trasformazioni che li abitano.

Casa Rustici Milano Open House

Casa Rustici, corso Sempione 36 

Esperienze su misura per ogni tipo di urban explorer

Open House Milano è pensato per essere fruibile da tutti, dai curiosi dell’ultima ora agli appassionati di architettura con taccuino alla mano. Basta registrarsi sul sito ufficiale per accedere gratuitamente alla piattaforma digitale, costruire il proprio itinerario e prenotare le visite nei luoghi con accesso su prenotazione. Per molti spazi l’ingresso è invece libero, con check-in direttamente in loco. L’interfaccia è semplice e mobile-friendly: ogni utente ha un profilo personale con la propria “wishlist urbana” e riceve aggiornamenti in tempo reale in caso di modifiche o disponibilità aggiuntive. Un sistema snello e digitale per trasformare il weekend in una vera esperienza urbana partecipata. A rendere il tutto possibile, una rete di oltre 300 volontari formati e appassionati, pronti a guidare i visitatori tra dettagli architettonici e aneddoti urbani. Open House Milano è anche una festa della comunità: molte visite sono affiancate da talk, attività per famiglie, momenti musicali o performance artistiche.

Un osservatorio sulla città in continua evoluzione

L’edizione 2025 punta i riflettori su rigenerazione, sostenibilità e dialogo tra eredità storica e futuro. Tra i focus di quest’anno, lo straordinario patrimonio dell’edilizia scolastica pubblica con una selezione di plessi recentemente ristrutturati secondo criteri ambientali innovativi, ma anche gli hub culturali e creativi che hanno ridato vita a ex aree industriali o periferiche. Spazio anche alla Milano verticale con visite a rooftop e torri normalmente chiuse, come le residenze di Via Arquà 15 o il nuovo complesso di via Senigallia. L’iniziativa non si limita a mostrare: invita a riflettere su come abitiamo lo spazio urbano, quali sono le sfide del vivere collettivo, e in che modo l’architettura può diventare strumento di inclusione. Per gli amanti del design, da non perdere anche l’opportunità di accedere agli studi d’architettura aperti per l’occasione (da Park Associati a Studio Wok), per sbirciare il dietro le quinte del progetto contemporaneo. Milano non è mai stata così affascinante.

Monte Rosa 91, Milano, foto Enrico Cano

Monte Rosa 91. Foto di Enrico Cano
In apertura, Bicocca Superlab Milano. Foto di Filip Dujardin, Beppe Giardino

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