Mentre la città riaccende i riflettori sulla musica jazz attraverso l’ormai consueta rassegna JazzMi, il Blue Note di via Borsieri ospita la mostra del fotografo milanese Roberto Polillo, Jazz Drummers, a cura di Roberto Mutti e in collaborazione con Milano Photofestival.
DI REDAZIONE CLUB MILANO
28 September 2022
È sempre stato un grande interprete della musica jazz, Roberto Polillo. Su incarico del padre Arrigo, critico musicale e promotore del jazz in Italia, fotografò già a partire dagli anni Sessanta i più noti musicisti jazz della scena internazionale. Nel libro Jazz Dietro Le Quinte (Mousse Publishing) Polillo, scrivendo in prima persona, racconta di quando seguiva il padre all’aeroporto di Linate per accogliere i musicisti e accompagnarli in albergo e poi in teatro per le prove. Sono così nate immagini (principalmente ritratti) dei maggiori musicisti di jazz degli anni 60 e dei primi anni 70, un periodo indimenticabile in cui erano ancora ben attivi i grandi nomi del jazz classico. Da Louis Armstrong a Duke Ellington, Count Basie, Coleman Hawkins, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, fino a Dizzy Gillespie, Miles Davis, Thelonious Monk.
A distanza di molti anni, oggi Polillo racchiude i ritratti dei grandi batteristi che hanno lasciato una traccia indimenticabile nella storia di questo genere musicale in una nuova e suggestiva mostra, Jazz Drummers, visitabile fino al 31 dicembre negli spazi del Blue Note.
Il curatore della mostra, Roberto Mutti, racconta: «Max Roach, Elvin Jones, Art Blakey sono i nomi più noti di questa carrellata di personaggi di cui il fotografo coglie le performance (ma anche talvolta i momenti di pausa) in un bianconero particolarmente espressivo dove si alternano, in una sfida rivolta a chi saprà riconoscerle, fotografie analogiche e stampe digitali».
Daniele Genovese, Direttore Generale di Blue Note Milano aggiunge: «Da anni ospitiamo mostre fotografiche, o d’arte o addirittura di tavole di fumetti, sia in occasione di JazzMi che negli altri periodi dell’anno. Il nostro locale è da sempre il tempio italiano del jazz, ma la musica – così come l’arte in generale – ha tanti modi di esprimersi e il dialogo che si crea tra il palco e la galleria lungo la quale sono esposte le opere, dà allo spettatore la possibilità di vivere un’esperienza piena e immersiva».
Roberto Polillo
Jazz Drummers
A cura di Roberto Mutti
Blue Note Milano
Fino al 31 dicembre 2022 in tutti i giorni di apertura del locale, previo l’acquisto del biglietto per il concerto in programma.
In apertura Art Blakey, Bergamo (1972). Foto di Roberto Polillo