Apre al pubblico giovedì 14 novembre al Centro Culturale di Milano la nuova mostra La geometria e la compassione di Ferdinando Scianna, curata a quattro mani dallo stesso autore insieme a Camillo Fornasieri. Ve la raccontiamo in anteprima
DI REDAZIONE CLUB MILANO
13 November 2024
Trasferitosi a Milano negli anni Sessanta, siciliano di Bagheria, Ferdinando Scianna diventa ben presto figlio della metropoli milanese a tutti gli effetti. Attento alla cultura intrattiene anche un’attività critica e giornalistica su temi di fotografia e di comunicazione. Oggi è uno dei fotografi italiani più autorevoli a livello internazionale, noto per la capacità di incidere profondamente la realtà attraverso le sue opere fotografiche. Dal 14 novembre 2024 al 18 gennaio 2025 l’artista sarà a Milano con la mostra intitolata La geometria e la compassione, un’opportunità per riflettere sul ruolo della fotografia nel mondo contemporaneo, ma anche il pensiero originale dell’autore siciliano sulla condizione umana e sulla sua fotografia come dimensione identitaria con il mondo.
L’esposizione, composta da sessanta opere fotografiche in bianco e nero Original Print, trova la sua genesi nella decisione di Scianna di accogliere l’invito dell’amico Giovanni Chiaramonte, pochi mesi prima della sua scomparsa nell’ottobre 2023, di realizzare una sua mostra che fosse una meditazione sul tema del dolore.
Le immagini selezionate per La geometria e la compassione raccontano di realtà che conosciamo ma che spesso non vogliamo guardare, momenti che Scianna ha incontrato nel suo percorso e che ha voluto trattenere e condividere. Immagini che riflettono la sua ricerca fotografica e colgono con caparbietà e passione frammenti del reale con una precisa autenticità storica. Durante i suoi reportage, le immagini sono testimonianza di un approccio alla fotografia sempre intimamente legato alla vita stessa. Un racconto che cerca di dare voce al dolore e all’ingiustizia, ma anche al desiderio umano di felicità che persiste nonostante tutto, come spiega lo stesso autore partendo dal titolo della mostra: «Niente si può esprimere senza geometria, senza forma, e la forma di ogni uomo e donna è la ricerca della felicità. Il dolore degli altri ci provoca compassione perché ci allontana tutti dal diritto a essere felici. Con questa mostra e il libro che l’accompagna ho voluto raccontare che anche nel più cupo dolore si scopre l’ansia di cercare la felicità».
La mostra di Scianna è seguita da un’altra esposizione nella Sala Erculea del CMC, intitolata Salvare l’ora (21 novembre 2024 - 18 gennaio 2025), che presenta 70 Polaroid e 70 Haiku realizzati da Giovanni Chiaramonte negli ultimi anni della sua vita. L’intento non è di mettere a confronto i due artisti, ma di celebrare l’amicizia e il dialogo tra due grandi fotografi che si sono confrontati sui temi più profondi e radicali dell’esistenza.
La geometria e la compassione
Di Ferdinando Scianna
A cura di Ferdinando Scianna e Camillo Fornasieri
Dal 14 novembre 2024 al 18 gennaio 2025
Centro Culturale di Milano