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CITTÀ

Non chiamateli cocktail bar

Attecchisce a Milano, e dove sennò, la tendenza “drink & music” che attorno alla degustazione di ottimi cocktail costruisce format d’intrattenimento a base di musica dal vivo, dj set, performance canore amatoriali persino

DI MARCO TORCASIO

20 February 2024

Dopo averli visti in città come New York e Londra, sono diventati realtà anche a Milano quei locali che si pongono come contenitori al contempo di mixology, musica ed entertainment. Locali cioè in cui bere cocktail di qualità e ascoltare musica: che si tratti di jazz, musica hip-hop, note di pianoforte o di veri e propri djset poco cambia. Sono insegne nuove e abbracciano trasversalmente sia il segmento luxury sia la scena underground. Ne abbiamo selezionato cinque tra quelle di riferimento per la mixology metropolitana.

Gesto

Il recente restyling di Gesto, locale di via Sirtori, passa anche attraverso nuove esperienze visive, uditive e gustative. Il progetto ha infatti un’anima multiforme, tradotta in ambienti che si adattano alle diverse ore della serata: dal martedì alla domenica, dalle 18:30 alle 02:00, tra un aperitivo all’italiana, un live, un drink e un karaoke nella sala privata. La proposta food è improntata alla condivisione mentre la miscelazione sposa il linguaggio della musica, lasciando che il tempo scorra in armonia con il ritmo proveniente dai vinili o dagli artisti che si esibiscono live. Superata la zona riservata ai tavoli del ristorante, si articola un’area club con luci soffuse, dove la musica accompagna l’esperienza gustativa. Con la sala Malinconia il nuovo Gesto vuole essere anche listening bar, in cui ascoltare live music con jazz show al martedì, bossa nova, folk, blues domenica e martedì, e una selezione di vinili al giovedì. Superata la zona bar, si raggiunge una saletta ideale per eventi privati che può ospitare fino a venti persone.

Gesto Milano cocktail bar

Dirty

In contrapposizione agli stereotipi che appartengono a molti luoghi della movida milanese, è nato Dirty, o “brutal bar” come lo definiscono i soci fondatori, per via di due regole brutali fondamentali: non si prenotano i posti a sedere ed è vietato parlare di etichette blasonate per darsi un tono. Sede di un'ex officina meccanica, il locale presenta un interior ispirato al graffitismo underground di Keith Haring e Jean-Michel Basquiat. Al bancone si possono ordinare diciannove cocktail fra proposte della casa e grandi classici, tre birre rigorosamente servite ghiacciate, sei tipi di vino (al calice o bottiglia) e nove snack insoliti. I drink da provare qui si chiamano Superdirty, un cocktail mangia e bevi servito in una classica coppa Martini colma fino all'orlo di olive con farciture diverse tra loro, e Big Mac, un Negroni con pane, soda e tanti cetriolini come nel celebre panino d'oltreoceano. Qui spesso si organizzano dj set live a base di rap e musica elettronica, vi consigliamo di consultare la pagina Instagram del locale per tenere traccia degli appuntamenti. A dimostrazione di quanto la musica sia parte del DNA del posto, al pari della mixology, c’è anche una playlist Spotify da ascoltare per entrare nel mood.

migliori cocktail bar milano dirty

Unseen

A pochi passi dalla stazione di Lambrate, con una vetrina su via Ronchi che trova la sua caratterizzazione nel non-decorativismo è nato nel 2020 Unseen, tuttora tra le insegne bar più interessanti nel panorama milanese. Caratteristica principale di questo progetto di Milo Occhipinti è l’essenzialità, che si esprime per mezzo di un locale in cui la struttura classica del bar è sventrata e ridotta allo scheletro: ci sono solo il tavolo centrale e una bar station senza bottigliera. La filosofia del locale si esprime anche attraverso la scelta di servire cocktail creati in pre-batch e di limitare al massimo la spettacolarizzazione della figura del barman. Ogni dettaglio qui è sottilmente studiato per proporre agli ospiti un’esperienza, un viaggio alla ricerca di suggestioni e ricordi di un’epoca ormai passata: i mitici anni Novanta. Tra floppy disk usati come sottobicchieri, playlist dalle vibrazioni elettroniche e djset a cadenza periodica di cui tenere traccia tramite la pagina Instagram, Unseen è a tuti gli effetti il primo locale “Vaporwave” di Milano e d’Italia.

Unseen Bar Milano, foto di  Studio Maigiu

Foto courtesy Studio Maigiu

Principe Bar

Il Principe Bar – storica venue all’interno dell’Hotel Principe di Savoia - Dorchester Collection di Milano – si candida a diventare place to be per i cultori del bere raffinato e della buona musica. Il fulcro dell’esperienza qui è la carta cocktail che, al di là dei classici, pone l’accento sui signature creati dal nuovo bar manager Daniele Celli, affiancato dal beverage consultant Marco Russo e dal resident assistant bartender Federico Salvalaggio. Il richiamo a corte per gli ospiti si fa irresistibile non soltanto grazie all’alchimia della mixology ma anche grazie all’atmosfera, invasa da note soft blues, jazz e soul. Il lounge bar, inoltre, accoglie periodicamente ricercati dj-set e personalizzerà la colonna sonora delle proprie serate grazie al pianoforte collocato al centro della sala.

Principe di Savoia Milano cocktail bar

Rumore

Nell’Ex Seminario Arcivescovile di corso Venezia che oggi accoglie il Portrait Milano, cinque stelle lusso firmato Ferragamo e Lungarno Collection, c’è del fermento. Sotto il porticato che porta al Beefbar ha aperto le porte al pubblico il club denominato Rumore in omaggio a Raffaella Carrà. Il locale prova a mescolare l’ospitalità all’italiana con i codici del bartending all’americana, per andare oltre il classico concetto di cocktail bar. Va da sé che la destinazione ambisca a diventare punto di riferimento della vita notturna, ma sono molteplici le possibilità d’approccio. Il locale è infatti aperto tutti i giorni, già dall’ora dell’aperitivo e consente di scegliere tra spirits internazionali, champagne e cocktail ispirati a personaggi che hanno segnato il mondo dello spettacolo come George Best e Sammy Davis Junior o a luoghi storici come lo Studio54 e il Piper. Dalle ventuno l’intrattenimento si sostanzia in spettacoli di musica dal vivo. La direzione creativa è dell’imprenditrice Sara Battaglia, che insieme a Francesco Cione, direttore, e Sossio Del Prete, bar manager, cura da vicino ogni dettaglio di questo spazio. «Milano ha finalmente un luogo che evoca la raffinatezza di un’epoca passata, arricchita da una forte connotazione della dolce vita italiana» dichiara Battaglia.

Cocktail Bar Milano, Rumore Portrait

Foto di Alberto Degano

Indirizzi

Gesto
Vi Giuseppe Sirtori 15, Milano

Dirty
Viale Regina Giovanna 14, Milano

Unseen
Via Ronchi 13, Milano

Principe Bar
Piazza della Repubblica 17, c/o Hotel Principe di Savoia, Milano

Rumore
Corso Venezia 11, c/o Portrait Milano

 

In apertura, particolare di Gesto

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