Designtech, hub tecnologico per l’innovazione nei settori design, architettura e real estate, ha inaugurato CoFactory, la sua nuova fabbrica urbana dedicata a manifattura digitale, stampa 3D, tecnologie e sostenibilità
DI PAOLO CRESPI
03 June 2024
«Qualcuno l’ha definita la Disneyland dell’innovazione tridimensionale» dice Ivan Tallarico, cofondatore e Ceo di Designtech, a proposito di CoFactory, la nuova “fabbrica urbana” da poco inaugurata in quello che si sta configurando come il Milano Certosa District, nell’area nord-ovest della nostra città, grazie alla spinta di un motore di sviluppo immobiliare come la società RealStep. Ipertecnologica e collaborativa, aperta a imprese, startup e liberi professionisti, la nuova struttura, disegnata da Pininfarina Architecture, «offrirà servizi di progettazione e hardware per la prototipazione rapida e la produzione di piccole serie o edizioni limitate. Il nuovo format, replicabile, è un unicum in Italia e nel mondo, dato che i centri di questo tipo, che pure esistono in Nord America, sono emanazioni di multinazionali che ne detengono l’uso esclusivo». Le tecnologie sostenibili note genericamente come “stampa 3D” oggi rappresentano un ventaglio molto ampio di soluzioni in continua evoluzione, ma non sono propriamente alla portata delle singole imprese e dei designer che vogliono avvalersene per i propri progetti. «La missione di CoFactory è quella di ridurre le barriere che spesso ostacolano la realizzazione di progetti innovativi in ambito manifatturiero» sottolinea Patrizia Vavassori, co-fondatrice e direttore operativo di Designtech (gli altri soci sono Emil Abirashid, direttore del magazine Startupbusiness, Domenico Greco e Alessandro De Cillis).
Una volta varcata la soglia dell’edificio ex industriale di via Polidoro da Caravaggio, quella che si presenta alla vista è una struttura ben integrata di uffici, zone macchine, laboratori tematici, spazi di coworking, sale riunioni, aree di incontro e formazione, con pareti mobili per adattare gli spazi alle diverse esigenze di questo “ecosistema collaborativo”, che punta alla crescita delle competenze e a «generare un impatto ambientale e sociale positivo, riducendo al minimo il trasporto dei materiali e incentivando la produzione a chilometro zero mediante le tecnologie di fabbricazione digitale».
L’area di produzione, in particolare, è attrezzata con sistemi ibridi di produzione additiva e sottrattiva (fresatura), un centro di lavoro per la lavorazione di materie plastiche, metalli avanzati e derivati del legno, stampanti 3D per super polimeri e un grande robot con funzioni di assemblaggio e stampa di materiali non convenzionali.
Di «Laboratorio di futuro sostenibile nell’ambito del vasto piano di rigenerazione urbana basato sul concetto di “città in 15 minuti”, per cui ogni quartiere può diventare un luogo di opportunità e crescita sociale» parla anche l’assessore allo Sviluppo economico e politiche del lavoro del Comune di Milano Alessia Cappello. Mentre per l’assessore regionale al Turismo, marketing territoriale e moda Barbara Mazzali: «Dalla contaminazione di creatività e innovazione, saper fare tradizionale e tecnologia possono scaturire grandi cose e con Designtech, che seguiamo con interesse fin dagli esordi, siamo partner del progetto di accelerazione Design Momentum, finanziato con interventi mirati da Regione Lombardia».
Insieme a CoFactory è partito anche Designtech, il podcast. Registrato in C.space, la vicina lounge tecnologica di Designtech, sempre nell’ambito del Milano Certosa District, e condotto da Alessandro De Cillis ed Emil Abirascid, introduce l’ascoltatore, episodio per episodio, nelle esperienze e nelle confidenze delle menti più creative e innovative nei settori del design, dell’architettura, dell’arredamento e del real estate.